1. Collaborare con il nemico


    Data: 03/05/2020, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: babbacombe_lee

    Ero distratta e non l'ho visto.Di questi tempi, anche la più piccola distrazione può essere fatale, ma io stavo pensando a Mario, al mio Mario.Io e Mario, uno di questi giorni, ci sposeremo.Ci sposeremo quando sarà finita questa maledetta guerra ed i Tedeschi se ne saranno andati.Ci sposeremo se i Tedeschi non lo ammazzano prima, ci sposeremo se io uscirò indenne da questo posto di blocco.Se fossi stata più attenta li avrei visti da lontano ed avrei cambiato strada, ma ora è troppo tardi.Mi sforzo di pensare se esiste una stradina laterale, un viottolo, che mi offra la scusa per deviare, ma in quel breve tratto, in cui la statale si snoda tra il bosco ed il muretto che costeggia la scarpata del torrente, non c'è nulla.Finirò dritta in bocca a loro, come il topo con il gatto.Ho rallentato la pedalata, cercando di trovare una soluzione che non c'è.Torno indietro. Giro la bicicletta e torno indietro.Già, così faccio la fine di zio Remigio: lui lo ha fatto, due mesi fa.Non aveva motivo di farlo, solo non voleva la rottura di palle del controllo dei Tedeschi.Si è fermato, quando ha sentito il rumore della moto che si dirigeva verso di lui.Non sapremo mai se è anche riuscito a sentire il rumore della raffica di mitra.La sua bici ce l'hanno ridata la sera stessa, il corpo due giorni dopo.Non voglio fare la fine dello zio Remigio e continuo lentamente.Non mi fermeranno, mi conoscono, tutti i soldati della guarnigione tedesca, conoscono la ragazza del bar.Invece mi hanno fermata, ...
    ... perché loro solo Tedeschi e, il bar è il bar, ma quando sono in servizio non ci sono sconti per nessuno.Mi hanno perquisita, fa un certo effetto sentirsi le mani di un uomo che ti frugano addosso e, naturalmente non hanno trovato nulla.Io sto in piedi, sul bordo della strada, con le mani in testa, mentre uno di loro mi tiene sotto tiro.Stanno controllando la bicicletta, uno la tiene per la sella mentre un altro fruga nel cestino. Ha esaminato le patate una ad una, come se fossero delle bombe e adesso sta guardando in mezzo alle foglie del cavolo.Non li hanno trovati. Sono salva. Ora mi ridanno la bicicletta e posso arrivare in paese.Mi danno il permesso di abbassare le mani e mi dirigo verso la bici ma � quello che la regge fa cenno di aspettare e infila la mano sotto la sella.Li ha trovati.Stringe in mano il pacco di volantini arrotolati e legati stretti con lo spago, ha in mano la mia condanna.Sto tornando in paese con la bicicletta, nel senso che io e lei siamo sul camion, in mezzo ai soldati.è incredibile quanto ci voglia meno a tornare in paese con un mezzo a motore, rispetto alla bicicletta, siamo arrivati in un attimo ed io scendo in piazza, tenuta stretta da due soldati, sotto gli occhi spaventati della gente.Mi hanno messo in una cella, ma non subito.I due soldati che mi hanno fatto scendere dal camion, sono entrati nel palazzo del comune, che è stato requisito da loro, da quando sono arrivati, quattro mesi fa. Mi hanno fatto percorrere un lungo corridoio e poi hanno ...
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