L'estate proibita - Racconti Erotici

L'estate proibita

Giunse l'Estate in un batter ciglio.

Io e Vicky avevamo scelto la Grecia come meta estiva, forti della promessa di poter trovare qualcuno che potesse esaudire il desiderio di farlo in tre. Questo pensiero ci balenava da tempo ormai, forse stufi delle solite storielle o forse, molto piu semplicemnte, perchè quella era la tappa obbligatoria per due come noi.

Giunti a Mykonos (e dove se non li?), arrivammo in albergo e, in pochi istanti, eravamo già in costume pronti per recarci sulla spiaggetta. Lei, ovviamente, doveva attirare quanti più ragazzi arrapati con in vista tutta la sua merce: reggiseno a balconcino, e tanga rosso minuscolo e striminzito.

"ah bene, iniziamo subito eh?" le dissi con aria compiaciuta.

"certo amore, dobbiamo iniziare la ricerca di quello che mi dovrà scopare assieme a te"

Devo essere sincero: avevo un pò di timore. E se non fossi stato in grado di reggere il paragone coin un altro vicino a me?

Giunti in spiaggia, Vittoria si tolse il reggiseno lasciando libere le sue enormi tette.

"oh che cazzo, cosi, senza nemmeno chiedermi se mi andasse bene?"

"eddai su mamma mia..non vedi che stanno tutte con le tette da fuori?"

anche questo era vero.

Facemmo un bagnetto veloce e ci stendemmo sulla sabbia a prendere il sole.

"amore, guarda quei ragazzi laggiu"

mi girai e vidi un gruppetto di giovani ragazzi intenti a giocare a calcio.

"guarda quel moro con quel tatuaggio sul braccio, che ne pensi?"

non avevo dubbi sul fatto ...

... che potesse paicerle. Il ragazzo in questione aveva un fisico scoplito, abbronazato e diversi tatuaggi sul corpo. Dai lineamenti mi sembrava uno spagnolo.

"dai andiamo anche noi li cxon la scusa di giocare con loro"

"si va bene ma almeno mettiti il reggiseno, non mi va di farmi ridere addosso"

Sebbene decisamente contrariata, si infilò il reggiseno.

Andammo vicino i ragazzi, ci presentammo e, enusiasti, ci accolsero a giocare con loro a beach volley. La sorpresa? Italianissimi, anzi romanissimi.

Vittoria tra un palleggio ed un altro iniziò a fliratre con Gabriele, questo il nome della preda prescelta.

Sfiniti ci tuffammo tutti in acqua. Lei sempre piu addosso a Gabriele il quale non disdegnava di toccare tutta quella carne. Dopo poco ci salutammo e ci dirigemmo verso la nostra camera.

"allora? che ne pensi?" mi chiese.

"che dirti, ècome piace a te"

"si amore secondo me deve avercelo davvero grosso, hai visto che bozzo dal costume?"

effettivamente sembrava davvero dotato Gabriele.

La sera, uscimmo per le strade della città, ma, di Gabriele e dei ragazzi nemmeno l'ombra.

Tornammo in albergo con Vittoria decisamente delusa. UNa scopata veloce senza particolare coinvolgimento.

L'indomani, Vittoria dormiva ancora, cosi decisi di andare a prendermi un caffè.

Al bar incontrai Gabriele. Ci salutammo, e ci prendemmo un caffè insieme.

Piu lo guardavo e piu pensavo, effettivamente, a quanto fosse bello. Labbra carnose, capelli neri mossi e il ...