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Do ut des
Data: 08/05/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: SalBsx
... natiche, subito dopo gocciolava anche la coscia destra e mentre altri due mi irroravano le chiappe quell’idiota che avevo buttato nudo nella neve era riuscito a centrarmi un’ascella: come cazzo ha fatto con quell’affare ridicolo che si ritrova non me lo so spiegare ancora oggi! In breve tempo ero in ginocchio e sentivo lo sperma colarmi dal culo ai talloni e poi mi son trovato con due cazzi in mano mentre un terzo mi scivolava vigliaccamente in bocca: ogni mio tentativo di sputarlo fuori è stato inutile, me lo hanno impedito e così non ho potuto fare altro che imparare a fare pompini. Mentre succhiavo riuscivo sempre a vederlo seduto calmo e tranquillo a godersi lo spettacolo ma poi si è alzato e io ricordo di aver visto il suo cazzo scattare come una molla e di aver istintivamente chiuso le chiappe perché era enorme. “Guardalo bene che questo è meglio del manico di una scopa….” Mi hanno tenuto fermo mentre lui puntava, spingeva e finalmente entrava. E’ andato avanti e indietro per una vita e quando è stato stanco ha ceduto ...
... il posto agli altri che non si sono certo tirati indietro, appena uno stava per venire lasciava spazio ad un altro. Mi hanno schizzato sulla schiena, sulle braccia, sul culo, sulle gambe, perfino sui capelli ma lui mi è venuto in bocca e dopo averlo fatto…… “Ricordi l’unica frase che sapevi in latino? Do Ut Des : do perché tu mi dia! Noi abbiamo dato e da oggi tocca a te!” Quando gli altri se ne sono andati io sono rimasto li in ginocchio, nudo, impiastricciato, sudato, stanco e dolorante ma con l’uccello ancora in tiro ….mi era piaciuto e ne volevo ancora. Lui lo sapeva e visto che ormai eravamo soli ha fatto un altro paio di giri completi! Continuo a “farmi” le donne ma da quel giorno ho iniziato ad interpretarne il ruolo e non ho più smesso. Se volete sapere se l’ho più rivisto, la risposta è si….ma da allora, ne ho visti anche molti altri…… Prendete questo racconto un po’ come vi pare, potete pensare che sia inventato, romanzato o falso, non mi interessa perché io so che è ciò che mi è capitato nell’estate del 2009. .