ICVM |8| La Lettera
Data: 10/05/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Leliste, Fonte: EroticiRacconti
“1 euro e 50, prego.” disse la commessa del minimarket vicino casa. Hilary raccolse gli spiccioli con fatica. Teneva sulle spalle lo zaino stracolmo di libri e il sacco della spesa. Aveva già pagato in precedenza ma si era resa conto di voler comprare delle patatine al formaggio esposte all'ingresso. Non aveva spazio ulteriore in cui conservare il pacchetto e dunque decise di tenerle in mano e mangiarle lungo la strada verso casa. Era pensierosa. Ripensava a ciò che le era capitato a fine lezione. ---Il Colloquio di Hilary--- Il suo professore volle parlarle in privato, nella sua stanza. “Hilary, sono contento che sei qui. Sei una delle mie studentesse più brillanti. Me ne sono reso conto fin da subito e ci tenevo a fartelo sapere...” disse il professore. “Oh, grazie. E' davvero un onore sentirselo dire.” rispose Hilary piuttosto rincuorata. “Non sono un tipo che normalmente fa questo tipo di proposte, tuttavia sentivo l'esigenza di parlarti.” Aggiunse lui. Hilary rimase in silenzio, in attesa di capire che tipo di proposta stesse ricevendo. Il professore dunque prese una busta e gliela porse. “Ecco a te. Questo è un invito.” disse il professore. “Un invito per cosa...?” chiese Hilary. “E' un progetto nuovo a cui sto lavorando da un po' di tempo. Riguarda la simbologia linguistica. Sto collaborando con alcuni studenti per realizzare uno studio comparato. Mi servono menti brillanti, come la tua.” disse il professore. “E io che ruolo ho?” chiese lei. “E' ancora tutto da ...
... definire... posso dirti soltanto che ciò che affronteremo è, diciamo, complicato. Studieremo insieme i complessi meccanismi che si celano dietro la capacità del linguaggio di descrivere l'uomo e la società. Cercheremo di dare un senso ad alcune caratteristiche fondamentali: La scrittura, la lettura, la relazione lettore-scrittore e il potere delle parole nell'evocare emozioni, idee e speranze.” “Credo di capire.” disse Hilary. “Tuttavia, mi chiedo come mai non ne abbia trattato a lezione!” aggiunse. “Vedi, non tutti possiamo essere protagonisti. Ho dovuto operare una selezione ben specifica. Questi argomenti non rientrano nel nostro normale corso di studi. Allora, ci sarai?” disse Il professore. L'invito del professore le aveva fatto perdere la concentrazione. Decise dunque di saltare la lezione successiva. Aveva bisogno di riflettere. Stava camminando lungo la strada, ingurgitando patatine. Aveva la busta in mano, con un orario e un indirizzo. Era estremamente incuriosita ma sentiva anche un certo senso di inquietudine. Arrivò quasi davanti casa. ---Il Colloquio di Gaia--- Gaia bussò alla porta del professore. Quel giorno si era vestita in modo molto provocante. Ne andava di mezzo la sua reputazione. Il professore fece un sorriso grosso e le fece segno di entrare nella sua stanza. “No, professore. Lei non dovrebbe farmi entrare nella sua stanza in questo modo...” disse lei. Il professore rimase interdetto per qualche secondo. “Come... come avrei dovuto farti entrare?” disse. “Beh, ...