ICVM |8| La Lettera
Data: 10/05/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Leliste, Fonte: EroticiRacconti
... lentamente e avidamente le mammelle, mentre il professore stava a guardare e continuava a strofinarsi una mano sul pacco. Tolse dunque la camicia e abbassò le spalline del reggiseno. “Che ne dice di queste referenze, caro professore?” disse lei. “Ha chiaramente una bella... media dei voti.” disse lui. Una volta svelati i capezzoli, si bagnò entrambi gli indici con la saliva e iniziò a umettare le areole. Tremava tutta. “Posso mostrarle il mio curriculum, se vuole...!” disse Gaia. “Faccia pure.” “Dovrà mettersi comodo.” disse lei, spingendo il professore sulla sedia. Ondeggiò i fianchi e continuò a toccarsi le tette in modo deciso. Con la lingua riusciva a raggiungere i capezzoli e poteva leccarli con tranquillità. Ondeggiò e si voltò, dando le spalle al professore. Portò entrambe le mani sui fianchi, facendole scorrere lentamente verso il basso per portare giù la minigonna. Il professore osservò le due splendide natiche della studentessa svelarsi in tutta la loro bellezza. Sculettò leggermente per far cadere del tutto l'indumento. Adesso rimaneva in slip, mentre il professore aveva già abbassato la zip dei pantaloni. “E' un curriculum niente male...!” disse lui mentre tastava la consistenza del suo pene. “Non ha ancora visto le mie qualità principali.” disse lei mentre si avvicinava e si inginocchiava, allargandogli le gambe. Avvicinò la testa verso l'inguine del professore e aspettò che gli venisse concessa la visione della verga ben eretta. Il professore quindi tirò ...
... fuori l'uccello e lo fece dondolare. “Come se l'è cavata, finora, con esami gli orali, signorina?” disse il professore. “Tutti trenta ad eccezione di un 18.” disse lei, mentre agguantava con una mano il pene del prof. “A cosa era dovuto quel 18?” chiese lui, sussultando per la mano fredda attorno al cazzo. “Quella volta non digerii bene la lezione. Non mi andava giù.” disse lei. “Se vuole superare il colloquio, sappia che deve mandare giù proprio tutto, stavolta.” disse lui. Lei lo guardò, ridendo. Diede una prima leccata all'asta, poi una seconda, aiutandosi con una mano. Avvolse il pene del professore con le sue labbra, sporcandone il glande col rossetto. Iniziò a gustarsi il cazzo del suo professore, andando su e giù. Egli godeva, fregandosene del suo ruolo e concentrandosi sulle sensazioni. Lei ogni tanto emergeva e prendeva il respiro. Segava con forza quel cazzo lubrificato e pulsante. Continuò il pompino animando ogni tanto anche i testicoli e il perineo. Il professore gli strinse le tette avvertendo dentro di sé un calore improvviso. I testicoli si ritrassero, l'asta si irrigidì ancora di più. Le gambe iniziarono a tremare. Gaia aprì gli occhi senza smettere di leccare. Avvertì un primo schizzo sbatterle contro l'ugola. Resistette al conato riflesso, camuffando con un colpo di tosse. Poi un secondo schizzo. Poi il terzo. Tutti in bocca, mentre lei non smetteva di masturbare. Quando la sparatoria finì, lei diminuì la velocità e ingoiò tutto quello che aveva ricevuto. Si ...