ICVM |8| La Lettera
Data: 10/05/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Leliste, Fonte: EroticiRacconti
... separò dalla punta del cazzo con un grosso schiocco di labbra e mostrò la lingua pulita. “I miei complimenti... lei ha certamente talento...!” “Grazie, professore.” disse Gaia mentre tornava in piedi. Le ginocchia arrossate portavano i segni del pavimento. Si tolse gli slip e le calze. Il professore continuava a guardare, rimanendo con il pene ancora vagamente inturgidito fuoriuscito dai pantaloni. “Cosa ne dice, dunque, sono anche io in squadra?” chiese Gaia. “Mmh. Non so. Le altre concorrenti hanno saputo dar prova di altre qualità...!” Gaia reagì male a quella frase. “Le altre concorrenti? Vaffanculo.” gridò. “Ehi! Non ti incazzare. Non ho ancora preso una decisione. Se mi dessi prova anche tu di queste qualità il posto sarà tuo...” disse lui, preso alla sprovvista. Gaia lo guardò con un'occhiata torva. Poi si ricompose. “Bene, professore. A questo punto non posso fare altro che sfoderare tutta la mia inventiva e preparazione...!” “Era quello che volevo sentirmi dire...!” disse lui. Si slacciò i pantaloni e li calò. Il pene era ancora moderatamente consistente. Gaia lo prese e continuò a segarlo, mentre si palpeggiava una tetta. Era diventata stranamente nervosa e ansiosa. Lo rimise in bocca per accelerarne il rinvigorimento. Il professore era in estasi. Non appena l'erezione fu di nuovo adeguata, si voltò avvicinando il culo e allargando le natiche. Si sedette e fece scomparire quella verga in un sol colpo. Il professore gemette. Gaia avvertì un senso di invasione ...
... netto. Si reggeva con le mani sulle ginocchia di lui, mentre faceva andare su e giù il bacino e dunque le chiappe. “Ti piace?” “E' meraviglioso.” “Sono assunta?” “Sei bellissima...!” disse il professore, quasi ipnotizzato per via del su e giù del culo di Gaia. “Dimmi che sono brava, non che sono bella. So di essere bella.” disse lei. “Sei brava.” disse lui. “Sono la più brava!” disse lei, mentre continuava a scoparsi il professore nel suo studio. “Si, si, sei la più brava!” “Ripetilo...!” “Amore... sei la più brava!” “Non mi chiamare amore! Io sono la tua studentessa più brava e tu mi stai scopando.” “Sei la mia studentessa più brava e io ti sto scopando.” “Ripetilo. Gridalo!” “Sei la mia studentessa più brava e io ti sto scopando.” “Mi stai scopando nel tuo studio.” “Ti sto scopando nel mio studio.” Il ritmo aumentava ancora. All'improvviso Gaia si fermò. Alzò il culo. Afferrò il cazzo e lo poggiò sul suo ano. “Lo volevi da tanto, vero?” Il professore sgranò gli occhi. Guardava il suo glande toccare quel succulento bottoncino tra le chiappe. Non poteva credere ai suoi occhi. “Oddio, si! Sto godendo... ti prego facciamolo.” “Spingi, allora.” disse Gaia, mentre con le mani allargava le natiche. Il professore spinse la punta forzando e vincendo la resistenza muscolare. Una volta dentro con il glande, iniziò una lenta progressione. Gaia lanciava gridolini eccitati. Lui era ormai al lmite. Iniziò la penetrazione in silenzio, entrambi consapevoli di aver superato qualsiasi confine di ...