1. Triangolo familiare. Scene d'incesto da tre prospettive. La prospettiva di mamma


    Data: 13/05/2020, Categorie: Incesti Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    Mamma: Prima devo fare una premessa: sono una commercialista, titolare del più grande studio della regione, ho alle mie dipendenze oltre venti fra ragionieri e laureati più le impiegate, quindi devo essere una persona posata e responsabile e lo sono. Mi sono sposata giovane, non ancora laureata, con il padre dei miei due figli di oltre trent'anni più anziano, il titolare dello studio dove facevo pratica, dopo qualche anno mi ha lasciato vedova…. Come avete capito, sono anche una donna molto passionale, che quando può, in assoluta discrezione, si dedica al sesso molto attivamente, non ho limiti e mi trovo spesso ad eccedere. Questo, mia figlia Giò lo intuisce, a volte ci siamo scambiate persino delle confidenze sulle nostre esperienze sessuali, credo che lei mi sia molto simile, però ha un notevole spirito d’antagonismo femminile nei miei confronti ed è anche di una perfidia unica. Quando lascio la villa, sono confusa e preoccupata, raggiungo il porto di Santo Stefano, qui mi aspetta la barca dei Rossi e m’imbarco. Raccontare quanto accade durante il sabato sera e la notte sarebbe molto interessante, faccio del sesso con lui e con lei, lei è una patita di vibratori, dildo, strap on e altri accessori del genere, ma non è di questo che voglio parlare. Durante tutto il tempo ho un pensiero fisso, Vanni che mi guarda mentre faccio sesso, dopo il primo momento di imbarazzo, trovo che paradossalmente mi eccita, mi dà una frenesia… una sete di piacere che i molteplici orgasmi che i ...
    ... Rossi mi provocano non riescono comunque a soddisfare. Cosa mi sta capitando? Provo anche dell’astio verso Giò. E’ dovuto al fatto che si è inserita in questa cosa? O forse perché ha scopato con il fratello? Non riesco a chiarire quanto mi passa per la mente. Passa la domenica, a sera sbarco e torno in villa, non so se proseguire per la città o partire domattina. Mi faccio una doccia prolungata per togliermi la salsedine del giorno trascorso in barca, in casa non c’è nessuno e quindi nuda vado in cucina e metto una parmigiana di melanzane nel forno, mentre aspetto apro una bottiglia di Chablis e me ne verso un bicchiere, vado nel salone buio e… per la miseria! Vanni è lì e mi guarda, nuda con il bicchiere in mano…! Mi viene un moto di rabbia... “Ma sei sempre a spiare! Dove eri nascosto…? In camera tua, scommetto, come sabato scorso…”. E’ mortificato e subito mi dispiace di averlo investito di male parole. Non fiata…. “Scusa Vanni, ma sono nervosa e mi hai fatto veramente paura…”. Dal borsone prendo un pareo o me lo drappeggio addosso, lo guardo, è pallido e allucinato. “Hai mangiato?”. Un diniego con la testa. “Vieni, mangiamo assieme…”. Ci sediamo al tavolo in cucina, spartisco le melanzane e riempio un altro bicchiere di vino. Mangiamo in silenzio, l’atmosfera è carica di tensione, non so come iniziare il discorso…. Il suo bicchiere è ancora colmo, assaggia appena la pietanza, io ho sete e mentre mangio bevo vari bicchieri di vino che quasi istantaneamente mi danno un senso ...
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