1. Triangolo familiare. Scene d'incesto da tre prospettive. La prospettiva di mamma


    Data: 13/05/2020, Categorie: Incesti Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    ... l’asta dotata di grosse vene bluastre, arrivo fino ai testicoli compressi in uno scroto rugoso, con un dito gli tormento l’ano e lo sento sobbalzare. Metto della saliva sulla lingua e comincio ad introdurre in bocca la grossa cappella, piano piano lo inserisco sempre di più, con la mano sinistra tengo la grossa asta alla base e con il dito medio dell’altra, bagnato da abbondante saliva, gli tormento l’ano. Ora è lui ad inarcarsi, in preda al piacere, sento ingrossarsi il cazzo e arrivare i primi spasmi dell'eiaculazione, continuo a lavorarlo con la bocca e quando arrivano i primi getti di sperma in parte riesco a ingurgitarli e in parte mi escono dalla bocca rigandomi il mento. Viene e viene ancora, poi si accascia stremato sul divano. Continuo nella mia opera, lecco e meno, lo ingoio nuovamente. La mia mente, mi chiedo il perché, fa il confronto con il cazzo del Rossi, più grosso ma meno lungo di quello di Vanni. Il cazzo riprende vigore, mi tocco fra le gambe il clitoride per darmi un po’ di sollievo, un breve orgasmo mi scuote tutta, ora il suo membro è nuovamente pronto, gli volto la schiena, scavalco le sue gambe che ora sono fra le mie aperte, mi abbasso prendendo in mano il suo cazzo, lo posiziono e me lo strofino sulla figa e mi impalo, con una mano mi sostengo sul divano, mi alzo e mi abbasso fino a farlo entrare tutto, mi entra fino in fondo, quando mi tocca il collo dell’utero una scossa elettrica mi scuote tutta, i miei movimenti si fanno sempre più veloci, lui ...
    ... collabora con delle spinte pelviche, grido quando l’orgasmo mi prende violentemente e poi mi fermo sul suo ventre. Un attimo di riposo e mi alzo, mi giro e metto le ginocchia sul divano con lui sempre fra le mie gambe e me lo introduco nuovamente. Mi tormenta i capezzoli e ogni tanto riesce a baciarmeli. Riprendo ad alzarmi ed abbassarmi facendo forza sulle ginocchia, e nuovamente sono in preda di un forte e prolungato piacere. Lo lascio nuovamente e piegata in avanti metto la testa sul divano, allargo le gambe e lo invito a prendermi da dietro, lo aiuto ad infilarlo, comincia a montarmi con forza e spinge il suo cazzo fino in fondo, grido e grido dal piacere, passo da un orgasmo al successivo senza intervalli. Mi lascia e mi costringe in ginocchio sul pavimento, sul tappeto, la testa a terra, s’inginocchia anche lui dietro di me, mi allarga le natiche e sento la sua lingua leccarmi il buchetto, muovo il culo mostrando di gradire il trattamento, mi insaliva per bene poi si dispone sopra di me a gambe larghe per incularmi. Con il Rossi, conoscendo le sue inclinazioni e quelle della moglie mi preparo sempre con della vaselina, spero che qualcosa ne sia rimasta dalla notte precedente, in effetti il culo mi brucia ancora, ma il dolore è piacevole, si… lo desidero quasi, rilasso il muscolo dello sfintere, sento appoggiarsi la grossa cappella e spingere, non mi ritraggo, anzi spingo ad incontrarlo, ora entra, si… entra… entra… entra… e comincia il suo movimento di va vieni, con la ...