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Autostop
Data: 13/05/2020, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Sensazioni Altro, Autore: Diagoras
Lui l'aveva fatta salire una quarantina di chilometri prima.Lei faceva l'autostop da quasi un'ora, ed ormai quasi disperava di trovare un passaggio prima di notte.Non le succedeva in pratica mai di restare a piedi, perché una ragazza, sola e bella, vestita per di più in modo succinto e provocante, trova sempre chi si ferma per lei.Ma la strada che aveva scelto quel pomeriggio era scarsamente trafficata, e le poche auto che erano passate avevano tirato dritto, senza nemmeno rallentare, lasciandola lì, nel vento e nel caldo polveroso e soffocante di quella torrida e infinita estate.Poi, finalmente, era apparso in lontananza un camion, un enorme autoarticolato con targa rumena, che viaggiava in direzione di Salonicco e, presumibilmente, della vicina frontiera bulgara.La ragazza aveva subito fatto il classico gesto degli autostoppisti, accompagnandolo con la vista di gran parte delle sue splendide gambe nude: di solito le sue gambe erano un richiamo irresistibile per gli autisti dei camion, categoria di uomini perennemente arrapata.Ed anche quella volta era stato così.Quando l'autista aveva azionato i freni, in uno stridore infernale, il pesante automezzo aveva continuato la sua corsa per altri tre o quattrocento metri, prima di accostare alla banchina, sulla destra, le luci intermittenti di emergenza lampeggianti.Lei si era rimessa lo zaino in spalla e, rapidamente, aveva raggiunto il camion fermo e con il motore acceso, era risalita lungo la fiancata, fino ad andare a ...
... fermarsi sotto il finestrino dell'enorme cabina.Il gomito appoggiato allo sportello, il vetro completamente aperto, l'autista, un uomo di una cinquantina d'anni, quasi completamente calvo e dal volto stanco e tirato, le aveva domandato dove lei stesse andando.E la ragazza aveva prontamente risposto, inventando una storia riguardante alcuni esami universitari, che doveva assolutamente raggiungere al più presto Salonicco, sperando in cuor suo di aver intuito correttamente la destinazione finale dell'automezzo.Sorridendole (Dio... quanto odiava quei sorrisi lascivi degli uomini, quel mostrare i denti, anneriti dal fumo di innumerevoli sigarette, in atteggiamento che voleva essere paterno e rassicurante, ma che voleva solamente celare la speranza di un'avventura con lei, così giovane e bella, così sensuale e provocante) l'uomo le aveva detto di salire e che l'avrebbe portata proprio alla periferia di Salonicco, visto che ci doveva passare per forza, dovendo poi proseguire verso est.Perfetto.Come al solito non si era sbagliata.Era molto raro che commettesse un errore, che un passaggio sfumasse, che non intuisse correttamente una destinazione, costringendola ad aspettare un altro veicolo.Passò davanti al pesante camion, avvolta dal tremendo calore del motore diesel, e si inerpicò nella cabina di guida, gettando lo zaino ai suoi piedi, e ringraziando educatamente l'uomo per la grande cortesia che le stava facendo.L'esperienza le aveva insegnato che, il farsi vedere all'inizio timida e ...