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Autostop
Data: 13/05/2020, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Sensazioni Altro, Autore: Diagoras
... riservata, accendeva ancora di più il desiderio negli uomini che le stavano dando un passaggio: più lei si mostrava sotto una luce dimessa e umile, più quelle bestie si infoiavano, andando, sia pur inconsapevolmente, proprio dove lei voleva portarli.Subito dopo che lei era salita, con il rombo possente del motore che lacerava l'aria, l'autista aveva ripreso il viaggio.E, come facevano sempre tutti, indistintamente, l'uomo aveva preso a parlarle, a preparare il terreno per giungere a quello cui tutti miravano: scoparsela.E, come al solito, la ragazza si ritrovò a pensare che tutto procedeva come sempre nella direzione da lei voluta.Gli argomenti erano di poco conto: come ti chiami, quanti anni hai, ventuno ?, pensavo almeno un paio in più, hai il fidanzato ?... la solita litania di emerite stronzate, mentre gli occhi arrossati dell'uomo la iniziavano a scrutare con sempre maggiore insistenza, scivolando ambigui e interessati lungo il suo corpo, e soffermandosi con sempre maggior frequenza sulle gambe nude, abbronzate e affusolate, gambe che lei, con malizia, metteva generosamente in mostra.E anche questa volta, invariabilmente, il copione si andava ripetendo.Parole e sguardi lascivi, doppi sensi e inutili risate, occhiate sempre più esplicite e cariche di desiderio.D'altronde, era lei che li provocava, anche se a loro insaputa.In modo inesorabile, la ragazza era capace di condurli sulla strada dell'eccitazione, fino al punto che questa divenisse incontrollabile.Era una maestra ...
... in quest'arte.Capelli neri e lunghi, un viso piacevole e regolare, una maglietta leggera, i seni giovani e tonici liberi sotto il tessuto, una minigonna cortissima, che lasciava scoperte le sue lunghe ed abbronzate gambe...Raramente, molto raramente, gli uomini non ci provavano.E lei attendeva esattamente quel momento per iniziare il suo gioco, così diabolico e perverso.Il camion viaggiava ora a velocità costante: la strada, con poche curve e scarsamente trafficata, invitava ad una guida regolare e rilassata.L'uomo aveva spento la radio (e anche quello era un gesto che le confermava come lui cercasse di creare l'atmosfera giusta per saltarle addosso) e continuava a parlarle di argomenti che a lei non interessavano minimamente.La spaziosa cabina di guida le permetteva di lasciare senza alcun problema una notevole distanza fra sé e l'autista.Il momento di accorciarla, quella distanza, sarebbe giunto più tardi.Ne era certa.Le veniva sempre da ridere a vedere che, su quasi tutti i camion sui quali era montata, sul cruscotto erano attaccati, a stretto contatto, santini protettori e foto oscene di donne nude.Sacro e profano, redenzione e perdizione.L'ennesimo controsenso della vita.Quando negli occhi dell'uomo lesse che il desiderio stava raggiungendo l'apice, lei capì che il momento era giunto: vista l'età e la scarsa prestanza fisica dell'uomo al volante, una scopata come quella che lei gli avrebbe proposto lo avrebbe eccitato immediatamente.La ragazza, con un sorriso malizioso, ...