1. Autostop


    Data: 13/05/2020, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Sensazioni Altro, Autore: Diagoras

    ... prese a far scorrere la mano, quasi distrattamente, sulla stoffa della maglietta che nascondeva il seno, facendosi inturgidire magicamente il capezzolo, sempre più in evidenza contro il tessuto; appoggiò quindi l'altra mano sulla coscia nuda, tenendola però ferma, per non eccitare l'uomo troppo rapidamente: l'esatto rispetto dei tempi era fondamentale.Anticipare o ritardare, anche di poco, la sequenza degli eventi, poteva essere la causa del fallimento del suo progetto.Il tramonto stava lasciando il posto alla sera: ancora una manciata di minuti e sarebbe stato totalmente buio.Ora l'autista guardava più lei che la strada.Aveva acceso i fari e la cabina era illuminata quasi esclusivamente dalle luci soffuse e verdognole del grande cruscotto.Lei aveva accelerato i suoi movimenti, passandosi sempre con maggior frequenza la mano sul seno, accavallando le gambe e protendendole nella sua direzione, e facendo chiaramente intendere all'uomo che era più che disposta a fare sesso con lui.E, infatti, passato ancora qualche minuto, lui le aveva detto, rosso in volto e la voce roca per l'eccitazione: - Fra poco c'è un'area di sosta. Quanto vuoi ? -L'idiota c'era cascato.Ora lei doveva recitare al meglio la sua parte.- Nulla... mi piaci... ho solo voglia di te - gli rispose, infilandosi una mano sotto la maglietta, e carezzandosi ancor più voluttuosamente i giovani seni.A quel punto, naturalmente, gli uomini non capivano più nulla.Il loro unico pensiero era quello di trovare al più presto ...
    ... un luogo dove fermarsi, per poi gettarsi su di lei, preda di una frenetica ed animale voglia di toccarla, di leccarla, di scoparsela e, magari, di farselo succhiare anche un po'.E l'autista di quel camion non fece di certo eccezione alla regola.Appena vide la segnalazione stradale dell'area di sosta, mise la freccia, lasciò la strada principale, e si andò a posteggiare nel punto più lontano dell'ampio piazzale, dove una cortina di alberi e cespugli rendevano il buio ancora più fitto e impenetrabile.Nel mentre lui tirava più volte il freno a mano, lei si era già tolta la maglietta, mostrandogli il seno, giovane e fresco, sodo e dalla pelle delicata e perfetta.Era quello il momento di fargli perdere definitivamente la testa, di portare l'uomo verso un tale stato di eccitazione da renderlo totalmente dipendente da lei.Scivolò sul largo sedile accostandosi a lui, strofinandosi sulla sua camicia sgualcita, cercando le sue labbra con la propria bocca; lo baciò a lungo, mentre lui le accarezzava la lunga schiena nuda.Lei era bravissima a simulare il piacere, il trasporto per quello che stava facendo.Era un'attrice veramente consumata.A volte, poche per la verità, le capitavano uomini giovani e che le piacevano molto: allora tutto diventava ancora più semplice, perché lei si lasciava andare, senza finzioni, facendosi scopare con una partecipazione totale ed assoluta.L'uomo che la stava baciando, invece, non era certo il massimo della prestanza, ma comunque sarebbe potuto capitarle di ...
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