1. L'apice del piacere: L'incesto


    Data: 13/05/2020, Categorie: Incesti Autore: miriana, Fonte: EroticiRacconti

    ... no! Vattene subito o mi metto a urlare ”, lo minacciai, se pure a bassa voce. “ A sì? E cosa racconterai a loro? Il motivo per cui ti trovavi in camera mia, con la figa all’aria, alle quattro del pomeriggio? I selfie fatti da me mentre ti fottevo, logicamente, confermeranno la mia versione dei fatti ” mi disse, adattando le sue labbra sul mio orecchio. “ Ho diverse foto, scandalose, che ho fatto col telefonino dopo averti messa in posa, mentre non potevi impedirmi di farle perché eri nel mondo dei sogni ” aveva continuato bisbigliando, coinvolgendomi in quella complicità a cui io non volevo proprio partecipare. “ Inoltre, ammetterò pentito la mia colpa addossando a te tutte la responsabilità del dell’accaduto, per l’eccitazione che hai fomentato in me venendo in camera mia nuda, destandomi con la bocca mentre stavo sonnecchiando ” terminò, sorridendo compiaciuto per come aveva architettato il tutto. “ Anzi, visto che sarò costretto a descrivere le tue ottime qualità linguistiche, inizia proprio ora a rendermi edotto su come lo prendi in bocca, sorellina, e, se sarai tanto brava da farmi godere con le tue meravigliose labbra, per questa volta ti salverai il culetto ” seguitò mentre mi spingeva il capo verso il suo membro, già super fiorito, secernente gocce di umore che lo rendevano più succulento di un cono gelato colmo di panna montata, delizia alla quale feci finta di essere restia a gustarla, ma che alla sua seconda pressione, ingoiai simulando disgusto, mentre invece ...
    ... provavo infinito piacere. Era la prima volta che avvolgevo quasi completamente un pene con la mia bocca, e non mi dispiaceva per niente, anzi, incominciavo a capire quali delizie il coito orale procura ad una donna: in quel momento senti di essere padrona della vita di chi ti pulsa sulla lingua, che basterebbe una stretta feroce dei tuoi denti per togliergli l’unica appendice che lo rende, baldanzoso, naturalmente forte nella sua muscolosa fisicità. “ Ehi, sorella, vai piano con i denti …! Mi stai martoriando l’uccello. Li devi coprire con le labbra, quando pompi un uomo ” si lamentò, tentando di estrarlo: cosa che gli impedii stringendo ulteriormente i denti fino a che non si mise a pregarmi di non evirarlo. Forse per la paura o per quello strano abbinamento che la collega al masochismo, Marco mi riversò sulla lingua tutto il suo bollente piacere; godimento inatteso e che sconvolse pure me sprofondandomi in un orgasmo così intenso da non lasciare più spazio alla finzione. Dopo quella esperienza, mio fratello aveva continuato a venire nel mio letto due o tre volte alla settimana, evitando di comportarsi da prepotente, anzi, concordando prima quali piaceri volevo gustare io, con lunghi preliminari, e cosa pretendeva che io facessi per donare a lui il massimo piacere. Per lungo tempo, riuscii a rimandare di farmi sverginare anche dietro, ma un giorno, in cui aveva calcolato che i miei non sarebbero rientrati prima di cena, Marco si presentò, mentre facevo la doccia, con un flacone ...
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