1. Anna, ancora più mia


    Data: 14/05/2020, Categorie: Prime Esperienze Autore: LeoneDiana

    ... sicuro. Ma anche cerca di fare nuove conoscenze.
    
    Sul viso di lui traspare una certa incredulità: le donne sedute al bar in attesa di uno sconosciuto da conoscere e, forse, da scopare, credeva esistessero solo nei film. Le ragazze che ha avuto finora, per una serata o per una relazione vera e propria, le ha trovate quasi sempre grazie ad amicizie comuni, e qualcuna attraverso i social più o meno specializzati.
    
    – Io vengo qui quasi ogni giorno, dopo il lavoro. Vivo da solo e la tv mi annoia. Incontro qualche amico, scambio due chiacchiere con il barista, mi bevo la mia birra e così mi rilasso.
    
    Ottime notizie: vive da solo, quindi appartamento libero per togliersi i vestiti più tardi. Lo inviti a proseguire la conversazione:
    
    – Che lavoro fai?
    
    Non l’avessi mai chiesto… O forse, qualsiasi fosse stata la tua domanda, l’esito sarebbe stato lo stesso: un monologo da quindici minuti buoni sui problemi degli autisti degli autobus al giorno d’oggi: il traffico, le persone maleducate, gli stipendi in ritardo… Argomenti che potrebbero essere anche vagamente interessanti in pausa caffè, ma di certo non è la conversazione che vorresti per essere sedotta. Dalla mia posizione vedo la noia che cresce dentro di te, e l’eccitazione che smonta a poco a poco… E pensare che lui crede di essere interessante, e di conquistarti con il suo parlare a macchinetta. Nessun complimento, nessuna domanda rivolta a te… proprio un tipo egocentrico, di quelli che non riesci a sopportare. Per un ...
    ... attimo pensi alla soluzione di zittirlo mettendogli la lingua in bocca e proponendogli di andare subito da lui a scopare in cambio del suo mutismo, ma… no: come dici tu, ormai la vagina ti si è asciugata e così anche in me cade l’entusiasmo.
    
    Mentre ti arrovelli per cercare un escamotage per scaricarlo, la sua attenzione viene catturata da una persona che fa il suo ingresso nel locale. Mentre si scambiano un saluto da lontano, ti dice:
    
    – Scusa, è arrivato ora un mio amico a cui devo dare i biglietti per una partita, ti dispiace se lo faccio venire qui un momento?
    
    Perfetto:
    
    – Oh, non preoccuparti. Vai pure tu da lui. Io stavo quasi pensando di andare a casa…
    
    – Ma come, di già?
    
    – Sono stanca, e mi è venuto un po’ di mal di testa… – Scusa classica.
    
    – Ok, capisco… Mi lasci il tuo numero?
    
    – Oh, non do mai il numero a chi ho appena conosciuto… – Già, fosse stato un po’ meno concentrato su sé stesso, gli avresti dato la vagina… – Mi trovi su Facebook. – Amicizia da bloccare il giorno dopo, naturalmente.
    
    Due baci sulla guancia, una vaga delusione sul suo volto, e tanti saluti. Mi guardi e ti alzi con l’intenzione di raggiungermi, capisco che la serata volge al termine. Ad un tratto, però, senti l’essenza di un suadente profumo da uomo e incontri lo sguardo di due occhi verdi.
    
    – Stai già andando a casa?
    
    Lo avevi già notato prima. Un uomo sui trentacinque anni, in piedi non lontano dal bancone, che conversava insieme a un gruppo di amici. La barba di un ...
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