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Ritirare il premio al supermercato e portarselo a casa
Data: 24/08/2017, Categorie: Etero Sensazioni Autore: lady primula, Fonte: RaccontiMilu
... abbasso lentamente fino ad inginocchiarmi. Slaccio la cintura e la zip dei suoi pantaloni. Il rigonfiamento degli slip comincia a vedersi e io mi appresto a liberare l�oggetto dei miei desideri.Ed eccolo lì: ancora in giacca e cravatta sopra, nudo con i pantaloni e gli slip alle caviglie sotto. Al centro il suo pene ancora non alla massima erezione, roseo, abbastanza lungo e abbastanza largo. Ho l�acquolina in bocca e presto non solo quella. Lo prendo tra le mani cominciando ad accarezzarlo lentamente per tutta la sua lunghezza. Lo sento crescere piano piano. So che potrebbero scoprirci da un momento all�altro ma voglio godermelo. Il mio uomo comincia a mugolare trattenendo a stento le piacevoli sensazioni. Sono pronta ad accoglierlo. Avvicino le labbra alla cappella e poso un leggero bacio succhiando. Vado alla base del suo pene e faccio scorrere la lingua fino alla punta e finalmente lo prendo in bocca. Il suo membro mi riempie e sento che ormai ha raggiunto l�apice dell�erezione. Muovo la testa accelerando e rallentando i movimenti, la lingua lo avvolge, lo accarezza. Con una mano gioco con i suoi testicoli tesi, li stringo; con l�altra accarezzo e graffio il suo ventre. Nel frattempo lui ha posato una mano dietro la mia nuca. Vorrebbe imporre il ritmo, ma il gioco lo sto conducendo io. Quando sento che spinge il bacino verso il mio viso rallento esasperandolo. Pur cercando di fare meno rumore possibile non riesce a non esprimere il suo piacere con mugolii a denti stretti. ...
... Ha appoggiato una mano al muro e ha lo nocche bianche cercando di stringerlo. E� quasi arrivato al culmine. Sento il suo pene fremere e pulsare. A malincuore tolgo la gustosa asta dalla mia bocca e finisco il lavoro con le mani a ritmo sostenuto. E� arrivato il momento, in un fazzoletto che avevo in tasca raccolgo il suo sperma caldo. Il suo corpo teso nell�atto piano ritorna a rilassarsi. Ha reclinato la testa all�indietro e si è lasciato sfuggire un grido soffocato. Pulisco con la lingua la sua cappella su cui sono rimaste alcune gocce. Non mi piace ingoiare tutto, ma sono curiosa di scoprire il suo sapore. Mi rialzo e sento un piacevole formicolio al mio bassoventre, le mutandine sono pregne dei miei umori. Ha uno sguardo soddisfatto, mi appoggia una mano al ventre e mentre cerca di infilarla tra le mie mutandine a contatto con la pelle. Vuole ricambiare il favore e mi comincia a sbottonare i jeans. Ma io lo fermo perché sento delle voci e ormai dobbiamo uscire defilati. Gli do un rapido bacio, lo ringrazio ed esco. Recupero il carrello che fortunatamente è ancora lì e finisco la spesa. Al mio piacere mi dedicherò a casa, ripensando al piacevole tempo che ho passato nel magazzino.Esco dal supermercato e me lo ritrovo fuori a braccia incrociate. �Ti aspettavo, per paura di non ribeccarti non ho neanche finito la spesa� mi dice allargando le braccia in segno di mani vuote. �Sono affamato e non ho niente da mangiare� aggiunge. Saliamo automaticamente in macchina e gli indico ...