1. Ritirare il premio al supermercato e portarselo a casa


    Data: 24/08/2017, Categorie: Etero Sensazioni Autore: lady primula, Fonte: RaccontiMilu

    ... la strada per casa mia. Parcheggia e prendiamo la spesa dal bagagliaio, in cambio vi lasciamo la sua giacca e la sua cravatta. Apro il portone e si dirige verso l�ascensore. Lo prendo per il braccio e gli indico dei scalini che scendono. �E io che speravo abitassi a un piano alto e dovessimo intrattenerci nell�ascensore in qualche modo� mi dice. Apro la porta di un ambiente umido, lui si guarda stranito. Dopo il magazzino non mi era ancora passata l�eccitazione del pericolo e quindi lo porto nel locale cantine. Molta gente è via per il weekend, ma potrebbe sempre passare qualcuno. Arriviamo in una rientranza che sarà il nostro nido. Mette giù la spesa e mi ha già incollato con la schiena al muro e infilato la lingua in bocca. Ci baciamo come se fossero anni che non ci vediamo. Le mie mani saggiano le sue spalle e i suoi pettorali infilandole sotto la camicia. Le sue mani ora vanno decise al mio seno, prima non ne aveva avuto occasione. Ho i capezzoli turgidi contro il reggiseno, tanto da farmi male. Ci stacchiamo dal bacio e ci sbottoniamo a vicenda le camice e lui libera il seno dall�ultima barriera. Finalmente può e ci si fionda con le labbra. Li bacia, li lecca, cerca di prenderli in bocca. Ormai il mio petto è una scia rossa continua e io mi sono già ribagnata. Si stacca da me e guarda famelico la parte ancora coperta dai jeans. Li sbottona e li fa calare inginocchiandosi. Da sopra il tessuto delle mutandine posa un bacio e io fremo. Esasperata cerco di calarmi anche ...
    ... quell�indumento. Lui mi ferma vendicandosi di averlo lasciato prima. Mi bacia l�interno coscia e dopo un periodo infinito anche le mie mutandine raggiungono i jeans. Passa la lingua nel solco delle mie labbra e raccoglie i miei umori, raggiunge il clitoride e gli da dei piccoli morsi. Entrano in gioco anche le dita e dopo avermi accarezzata, mi penetra lentamente con una di esse. Il tempo passa e mi sento più leggera. Ma le dita, che son diventate due, alternate alla lingua non mi bastano più. Lo faccio rialzare e gli abbasso i pantaloni. Sono pronta ad affondare le mani ma è già più che pronto per incontrare da vicino la mia vagina.Mi fa aderire il corpo al muro, con una mano scende lungo la coscia fino al ginocchio e mi piega la gamba. Con le ossa del bacino mi allarga le gambe e con la mano libera indirizza il suo pene nell�umida entrata. Con un movimento fluido scivola completamente in me. Rimane dentro senza muoversi e mi da un appassionato bacio che ormai di rude non ha nulla dato che ha ottenuto quello che voleva. Con le mani scendo per tutta la sua schiena fino ad afferrargli le natiche e lo spingo ancora più in profondità in me, fino al limite possibile. Voglio che ci fondiamo, che diventiamo una cosa unica. Prende questo mio gesto come il segnale di avvio. Comincia così a muoversi fuori e dentro. Alterna affondi più profondi a entrate più dolci, aumenta e rallenta il ritmo, esce completamente ed esce a metà. Nel frattempo ci baciamo, mi bacia il collo, mi accarezza il ...