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Regalo perverso per la loro amica
Data: 17/05/2020, Categorie: Scambio di Coppia Autore: LucasFromParis, Fonte: Annunci69
... adattarsi istantaneamente alle situazioni ed alle persone che di volta in volta ci si presentavano. La concorrenza era spietata. Per ogni donna c’erano almeno 20 maschi. Vinci o muori. Non era però una donna ad avermi abbordato. Era un uomo, il mio Caronte. E la sua sfida era di quelle che non si potevano in alcun modo rifiutare. Si poneva come intermediario per una sua amica. Anzi loro amica visto che a sua volta aveva una compagna. La loro amica era separata, così mi disse. Era forse troppo timida per esporsi in prima persona? Oppure era lei stessa intrigata dalla fantasia che mi illustrò? Ero solo uno strumento di un gioco da cui ero in realtà escluso? Benché fossi già esperto non avevo ancora del tutto acquisito la sensibilità di penetrare fino in fono le pieghe psicologiche del gioco. Mi bastava esserne co-protagonista. E non saprò mai la verità. Lui e la moglie si erano offerti come procacciatori. Cercavano un ragazzo che rispondesse ai suoi gusti. Per offrire a lei una serata di passione. Avevamo chiacchierato un po’ e lui aveva cercato di capire un po’ che tipo fossi al di là delle foto che gli mandai. Era questione di aspetto certo (nessuno fa beneficenza, tantomeno nel mondo scivoloso e superficiale delle chat). Ma era anche questione di modo di porsi. Era un vero e proprio casting: a quanto mi è dato di sapere fui prima inserito in un elenco ristretto, poi emersi quale incontrastato vincitore. Ignoro sulla base di quali caratteristiche. Io non vidi la donna, ...
... che chiameremo O come “Offerta” se non di spalle. Una massa di capelli biondi disordinati, una schiena sensuale. Mi bastò. Certo esisteva il rischio che di persona non mi fosse piaciuta. E sarebbe stato assai difficile tirarmi in dietro in una situazione come quella. Però ci andai perché era il gioco a intrigarmi al di là dell’aspetto di O. Ma la cosa era ancora più perversa: O sarebbe stata bendata e non mi avrebbe visto. Capite ora perché il demone mi incitava così ferocemente? Come resistere a una sfida del genere? O per meglio dire, come poteva un uomo come me resistere a una tale sfida: Non ci provai neppure Entrammo. Mi si presentò l’interno del locale, molto spoglio e semplice. Un divano letto aperto, bizzarramente incongruo rispetto all’ambiente. Non mi fermai però su questi dettagli; la mia attenzione fu calamitata dalle due persone che mi attendevano. Due donne. Una era una signora molto sensuale, la compagna del mio Caronte. Mi salutò gentilmente. L’altra era la donna per cui ero stato scelto come regalo. O indossava un vestito nero, degli stivali, quelle che mi sembrarono da subito delle autoreggenti. Era bendata. Sì, O era bendata perché questo faceva parte della fantasia e del gioco che i suoi amici avevano preparato per lei. Ero tutto surreale. Si alzò e ci stringemmo la mano. Capii ancora una volta ciò che davvero mi eccitava; il lato assurdo, il lato paradossale. Stringere la mano a una donna bendata, sapendo ciò che sarebbe accaduto. Lo sapeva lei; lo ...