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Pomeriggio di lavoro
Data: 21/05/2020, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: Jungmaster
Quel pomeriggio Simone non riusciva a lavorare. Doveva assolutamente completare le ultime verifiche relative al suo progetto in quanto la scadenza era ormai alle porte, ma per quanto cercasse di rimanere focalizzato sui propri calcoli la sua testa continua a viaggiare distrattamente a perdersi tra mille pensieri. Invece che recarsi nel suo studio, dove il telefono non smetteva mai di squillare, aveva preferito restare a casa in modo da non essere continuamente disturbato dai colleghi ma a quanto pareva la sua scelta non era stata particolarmente azzeccata.Ad incrementare il suo decifit di attenzione quel giorno contribuiva l�andirivieni della donna delle pulizie, Marina, una donnina sulla cinquantina, che lo aiutava nelle sue faccende domestiche, troppo spesso trascurate a causa della frenetica vita quotidiana. Guardandola Simone si stupiva sempre di come quella donna, che fin da ragazza faticava per tenere insieme la vita domestica degli altri, si fosse mantenuta attraente, magari proprio per merito di quel lavoro così faticoso che la costringeva a tenersi sempre in movimento. La donna era lì come ogni Giovedì, da tempo Simone aveva imparato a superare la sua naturale diffidenza per gli estranei e le aveva consegnato un mazzo di chiavi, in modo da permetterle di entrare in casa per le pulizie quando lui non era in casa.Mentre era impegnato nelle sue considerazioni suonò il campanello: Marina si affrettò dalla camera dicendo �Simone credo sia mia figlia Arianna, le avevo ...
... detto di passare qui dopo l�università per accompagnarmi a casa, solo che non ho ancora terminato le pulizie, ti dispiace se la faccio salire?�. Simone non era particolarmente entusiasta all�idea di avere altre persone in giro per casa dato che doveva lavorare ma cosa poteva dire? Poco dopo la giovane Arianna era in casa: Simone non poteva credere ai suoi occhi, la ragazza era una delle creature più incantevoli che avesse mai visto � ha 20 anni e studia lettere � si affrettò a dire orgogliosa la madre mentre lei sbuffava sollevando un ciuffo di capelli da davanti gli occhi con la tipica insofferenza dei ragazzi rispetto alle attenzioni dei genitori. Arianna era mora, con morbidi ricci che le cadevano sulle spalle e grandi occhi castani che sfumavano al verde. Il suo viso sembrava emettere luce illuminato da una costellazione di minuscole lentiggini, che circondavano il piccolo naso all�insù. Simone non riusciva a smettere di fissarla mentre le si avvicinava per presentarsi, aveva un corpo piccolo dal quale spiccava un seno tondo e morbido che appariva quasi troppo grande per quella ragazza così minuta � piacere di conoscerti, tua madre mi parla sempre di te � disse Simone, - ciao. Anche mia madre mi parla sempre di te. In effetti sei proprio un figo. � gli rispose Arianna. � cosa? ..come? � rispose Simone, imbarazzato.- non darle retta � intervenì Marina, - Arianna scherza, vero Arianna? � ma si certo, senti mamma finisci quello che devi finire, io mi siedo qui ma fai in fretta, ...