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Pomeriggio di lavoro
Data: 21/05/2020, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: Jungmaster
... oggi si parla così, aggiornati � gli rispose lei accendendo la tv.Simone si mise a sedere alla sua scrivania, guardava fisso le sue carte ma non riusciva a smettere di pensare ad Arianna, la vedeva davanti a lui dondolare le gambe a ritmo delle canzoni di MTV e continuava a bruciare per il modo in cui le si era rivolto. Che figura! Messo a tacere da una ragazzina. Incredibile. Poi un ombra si allungò sul suo tavolo, era Arianna, che si era avvicinata e che canticchiando una canzone che andava in onda sulla televisione si era andata a sedere sul suo tavolo. �Quanto deve essere leggera questa ragazza� pensò Simone vedendola adagiarsi aggraziatamente sul tavolo, poggiando il sederino esattamente sopra le sue carte. � sei sicuro di dover lavorare oggi pomeriggio? Non vorresti stare con me sul divano? Dai tanto mia madre è di là, non ci vedrà � gli disse. � Arianna, scendi dal tavolo e torna sul divano, ho capito che ti stai divertendo a prenderti gioco di me. E� evidente che a casa non ti hanno insegnato ad avere rispetto per nessuno e smettila di provocarmi.. � ma Arianna aveva già poggiato i suoi piedini minuscoli sul ventre di Simone, facendoli scivolare lentamente fino al suo inguine � era troppo. Simone la prese, sollevandola senza difficoltà ed adagiandola di nuovo sul divano � resta qui e non muoverti � le disse.In quel momento Marina sbucò dalla camera � Simone, mi ha appena chiamata mia sorella, ha un problema con la macchina e non può andare a prendere mio nipote ...
... a scuola, devo andare un momento a prendere il bambino e poi torno. La macchina purtroppo ha solo due posti quindi dovrei lasciare qui Arianna. Per te è un problema? � chiese Marina, visibilmente imbarazzata per il disturbo � Scherzi Marina? Nessun problema. Arianna può restare qui con me � rispose Simone guardando fisso Arianna, che per la prima volta sembrava aver perso il controllo sulla situazione e sembrava cercare una via d�uscita per quella situazione. � Mamma vado io a prendere Luca a scuola, tu finisci qui � improvvisò Arianna. � No Arianna, non se ne parla proprio. Non sei affidabile, l�ultima volta che sei andata a prendere Luca a scuola ti sei fermata a parlare con la tua amica lungo la strada ed il poverino è rimasto ad aspettarti in lacrime, vado io, tu resta qui e non dare fastidio � disse uscendo.Soli. Ora erano soli. Simone fissò Arianna cercando sul suo viso un segno di paura, di insicurezza. Se lo avesse trovato probabilmente non si sarebbe avvicinato a passi lenti e pesanti al divano, non la avrebbe presa prima per un piede e poi per l�altro trascinandola sul divano, non la avrebbe sollevata in aria per adagiarla infine sulle sue gambe mettendola a pancia sotto, ma lei era lì, spavalda, a sfidarlo con lo sguardo � cosa vuoi fare? Vuoi guardarmi tra le gambe? � gli disse mentre Simone le sollevava la gonnellina tirandole al contempo giù le calze nere a pallini rosa � vuoi farti una sega pensando alla mia fi.. � e poi il rumore sordo della prima ...