1. Donatella cap.4 - le avances di Gabriella


    Data: 21/05/2020, Categorie: Feticismo Autore: FrancoT, Fonte: EroticiRacconti

    ... come potrei saperlo?”, le risposi spazientito. Ma la sua mano cominciò a salire verso il mio pacco mentre ella scavallò le gambe. “Sai che stare qui in macchina con l'amante di mia madre è parecchio eccitante?”. “Dai Gabriella, piantala. Se ci vede qualcuno siamo spacciati”. “E chi ci deve vedere? Non c'è nessuno! Se non volevi rischiare questo dovevi scegliere un posto un po' più affollato. Oppure forse volevi trovarti in un luogo appartato con me e lo hai fatto volontariamente?”. “No. Questo no”, le dissi. Ed era la verità. Le tolsi la mano dalla mia gamba, allontanandogliela. Allora ella si infilò la mano tra le cosce mentre la gonna le si sollevò fino in grembo. Cercai di non guardare, voltandomi dal lato opposto, ma ella mi prese per il mento e mi voltò il viso verso di lei. “Sono già tutta calda, lo sai? E sai cosa faccio adesso? Voglio soddisfarmi! O lo vuoi fare tu?”. “No, no. Io non lo farò”, risposi. “Devo fare sempre tutto da sola, allora...”, concluse sbuffando. Quello che accadde di lì in avanti è ancora impresso nella mia mente con una chiarezza così lampante da sembrare quasi un sogno ad occhi aperti. Mi tenne il volto per il mento orientato verso di lei e mi guardò negli occhi dandomi quasi l'impressione di guardarmi dentro. Si morse leggermente le labbra e nel frattempo la sua mano destra lavorò con sapienza tra le sue cosce spalancate. Mi guardava senza dire nulla mentre ogni tanto si passava velocemente la lingua sulle labbra e sorrideva. Era inquieta e si ...
    ... muoveva sul sedile in preda alla eccitazione del momento. Era piuttosto magra e le sue cosce, completamente aperte, mettevano in mostra il lavoro della sua mano. Ogni tanto si dava una leggera palpeggiata alle tette, che non erano troppo grosse e poi mi riprendeva per il mento, in modo che la guardassi. “Toccami, se vuoi, sono tutta bagnata. Cazzo quanto sono eccitata!!!”, mi disse ad un certo punto, ma io non feci niente anche se, quasi mi vergogno a dirlo, ero incredibilmente eccitato. “Se non vuoi farlo tu, allora lo faccio da sola. Sono davvero brava. Spero di non macchiarti il sedile della macchina”, mi disse. Andò avanti per dieci minuti, accarezzandosi la passera attraverso il nylon del collant, dapprima lentamente e poi incrementando il ritmo a seconda del piacere che provava. Ad un certo punto sollevò anche un piede poggiandolo sul cruscotto. Continuò così, mugugnando ed ansimando, finché non raggiunse il suo orgasmo. Il suo primo orgasmo sul sedile della mia auto. Nemmeno Donatella era riuscita ad arrivare a tanto. A quel punto mollò il mio mento e si portò entrambe le mani sulla figa, premendosele contro, quasi come a non lasciare sfuggire il piacere. Quando le fu passato, si abbassò la gonna e mi disse:”Certo che sei incredibile! Pensavo che ad un certo punto mi avresti violentata. E invece: niente. Si vede che non ti eccito per niente! Comunque: bravo. Non sarai fedele a tua moglie, ma la fedeltà a mia madre va premiata. Prima ti ho mentito: questa settimana non ...