Lucrezia
Data: 24/11/2017,
Categorie:
Etero
Sensazioni
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... Aveva rispettato la regola non scritta rientrando in albergo, mentre il marito con una delle solite scuse alla quale neppure aveva prestato ascolto, si era fermato a un tavolino al bar, infine ritirata la chiave aveva risalito con lentezza le scale che la portavano al piano. Appena svoltato l�angolo nel corridoio semibuio lei lo aveva visto, lui era lì ad aspettarla. Il cuore si era fermato nel petto, aveva sentito le mani gelate e il volto in fiamme, mentre le ginocchia iniziavano a tremarle e una goccia di sudore le scivolava lungo il filo della schiena sino a raggiungerle il solco tra le natiche. Lei voleva correre via, scappare giù dalle scale, oppure infilarsi tra le sue braccia per dare finalmente forma ai sogni che avevano popolato la sua giornata, annientarsi chiudendo gli occhi per risvegliarsi poi altrove, oppure tenerli ben aperti per meglio gustarsi quel sorriso ammaliante. La confusione la rendeva incapace di muoversi e d�articolare una sola parola, anche la più insignificante. Il cuore le batteva in petto con un fragore rimbombante che si ripercuoteva nelle orecchie, dato che le pareva incredibile che a un simile rumore nessuno accorresse per vedere che cosa stesse accadendo nel corridoio, in quanto era peggiore d�un treno in corsa; lui di certo lo sentiva, perché si era mosso lentamente venendole incontro.Tutto questo lo faceva in silenzio come un felino, con il volto indecifrabile e le mani abbandonate lungo i fianchi e con lentezza senza lasciar trasparire le ...
... sue reali intenzioni. Quando era giunto a non più di due passi, il viso gli si era aperto in un sorriso che nulla aveva d�ironico, le labbra si erano schiuse per scandire una parola, una sola: Lucrezia. Se lei non si fosse appoggiata al muro sarebbe scivolata per terra, lui aveva allungato una mano per accarezzarla scivolando poi sul profilo del collo e sulla spalla nuda. Al contatto di quella mano calda sulla pelle lei si era sentita bagnare in mezzo alle gambe, i capezzoli si erano irrigiditi sotto la stoffa leggera e lei non aveva potuto che protendere il volto verso di Marco socchiudendo le labbra. Quel bacio l�aveva raggiunta in modo forsennato e rabbioso, penetrandola come un membro che penetra in un sesso femminile dischiuso, invadendole ogni spazio, soffocandola, facendola sciogliere ed esplodere al tempo stesso. Lui aveva il sapore di tabacco e di menta, a quel punto lei si era aggrappata per non cadere, le mani dell�uomo le serravano le natiche stringendola contro di sé, dove una prepotente erezione le premeva sul ventre che lei sentiva sciogliersi come un gelato di crema lasciato fuori dal frigorifero, siccome quei fluidi le colavano senza controllo lungo le cosce. Non provava imbarazzo, le sembrava naturale abbandonarsi così, quasi come se si trattasse della conclusione logica di quello strano corteggiamento a distanza, perché lei era certa che se lui l�avesse rovesciata per terra e spogliata lì sul pavimento lei non si sarebbe opposta.Le mani di Marco le avevano ...