1. Galeotto fu il film


    Data: 22/05/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: chupar, Fonte: Annunci69

    Quella sera me ne davanti al bar a parlare con amici incontrati per caso. In realtà avevo appena lasciato la mia ragazza a casa e stavo per rincasare, quando un tizio a bordo di una Golf mi salutò con la mano: “Ciao come stai?” Non lo conoscevo, ma dalla parte del passeggero fece la sua comparsa mio cognato. A qual punto lo riconobbi. Era Diego, un suo amico che avevo conosciuto durante la festa dell’addio al celibato, soprannominato “Mazza” dagli amici.
    
    Mio cognato Mario si affacciò al finestrino: “Dai sali che andiamo a fare un giro.”
    
    Non avendo altro da fare nell’immediato, salii.
    
    Diego propose: “Oh…sto senza moglie stasera, che sta da quella rompicoglioni di mia suocera. Ci andiamo a fare una pizza? O andiamo al cinema?”
    
    - “No…mi aspettano per cena. Ho chiamato per dire che rientravo tra una mezz’ora.”
    
    Mio cognato, veloce come sempre, rispose: “Dai…mando un messaggio a tua sorella e le faccio dire ai tuoi che stai con me e Diego. Così non aspettano neppure me.”
    
    E Diego: “Dai, no. Non dire che state con me. Lo sai che a tua moglie sto sulle palle, no?”
    
    Non mi risultava ci fossero più cinema, escludendo i multisala, e invece lì vicino ce n’era ancora uno che presentava solo film porno. Quella sera ne proiettavano uno con una famosa pornostar che, con delle sue colleghe, si faceva fare di tutto. Quello stronzo di mio cognato mi aveva messo in una bella situazione.
    
    Tra fighe, culi, tette e cazzi non stavo capendo più niente. E poi, in particolare il ...
    ... cazzone del protagonista, che sfondava culi a più non posso, aveva avuto l’effetto di farmi vibrare le chiappe. Se fossimo stati da soli, mi sarei già chinato sul suo pacco per succhiarglielo, ma con quell’amico presente cosa avrei potuto fare?
    
    Uscimmo palesemente eccitati, tanto che l’amico, stringendosi il pacco con due mani, ci confidò: “Appena arrivo a casa mi devo tirare una sega. Per forza. Giusto quando servono le mogli non ci sono. Invece di svuotarmele, poi, la mia me le rompe solo le palle…Cazzo! Mi sta facendo male per come ce l’ho duro.” Tutti ridemmo, come se quel desiderio non fosse comune.
    
    Mentre mangiavamo un panino al bar vicino al cinema, fissai mio cognato. Lo desideravo parecchio e quella situazione mi stava a dir poco stretta. Lui fissava velocemente me, attento che l’amico non si accorgesse di nulla.
    
    Nonostante mio cognato avesse insistito per accompagnare prima me a casa, Diego decise di lasciare prima lui perché era di strada, carico e pronto a soddisfare mia sorella.
    
    Una volta vistolo entrare nel portone, a Diego venne l'idea di andare a vedere il viale dove battevano le trans. Mi confidò che c'era stato, ma poche volte, perché non era un morto di figa. Il problema era che, oltre a sua moglie, lavorando come elettricista aveva diverse clienti disponibili, ma che lui amava inculare, più che scopare e purtroppo non tutte glielo davano, soprattutto per le dimensioni.
    
    Infastidimmo una trans che sembrò conoscerlo molto bene, salutandolo con ...
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