1. La mia cognatina......


    Data: 23/05/2020, Categorie: Etero Autore: menslave, Fonte: Annunci69

    ... sogno… ma così non era e, ricomponendomi, scesi per la cena e tutto ritornò normale.
    
    Ma la notte???...
    
    La notte feci fatica a prendere sonno e continuavo a rimuginare sulla mia dabbenaggine. Mi ero fatto abbindolare nella mia stessa matassa ed ora dovevo uscirne senza troppi grattacapi, ma non era semplice.
    
    Non volevo andare nel negozio sotto il mio ufficio dalla signora Piera con la quale scambiavo spesso qualche chiacchiera al bar perché come avrei dovuto giustificate il mio acquisto?? Anche l’idea di andare in un altro negozio non poteva funzionare perché mia cognata mi aveva espressamente detto che voleva un acquisto in quel negozio e che avrebbe controllato la confezione e la scritta su di essa.
    
    Passai tutta la giornata senza risolvere nulla e il giorno dopo mi decisi a farmi coraggio ed entrai spiegandole cosa desideravo. La signora Piera, che conosceva bene il mestiere, stese sul banco una serie di articoli facendomi vedere le qualità. Puntai gli occhi in particolare su un capo di cui apprezzai le doti di elasticità del tessuto e la praticità d’uso perchè non aveva un reggiseno vero e proprio, ma solo un abbozzo che si chiama sostieni-seno. Era una guepière rossa e molto invitante… rimasi estasiato per alcuni secondi e la signora Piera se ne accorse. Mi chiese spudoratamente:
    
    “E’ per lei?” - io rinvenni dal mio oblìo ed impacciatamente dissi:
    
    “No, no è per un’amica “ - ma aggiunsi, quasi senza accorgermene, "...ma non mi dispiacerebbe provarne ...
    ... una..."
    
    La signora afferrò al volo e mi disse che per me ci vuole una quinta e mi fece accomodare nello spogliatoio. Capii solo allora che la mia natura aveva prevalso sull’imbarazzo, forse tutto quel ben di dio mi aveva fatto perdere i freni inibitori ?? Non lo so, ma fatto sta che mi ritrovai nello spogliatoio nudo ad aspettare la signora Piera che arrivò e mi allungò l’indumento.
    
    Non fu molto difficile indossarlo: infatti forse un sesto senso mi guidò le mani che allacciarono i gancetti di chiusura e poi girarono il prezioso indumento sul davanti… Che libidine! pensai e anche il mio membro lo pensò perché si era fatto turgido e pretendeva soddisfazione. Ma lì era impossibile prendersi qualsiasi altra libertà e lo capii dalle parole della signora Piera, che mi chiese molto professionalmente: “Come le sta?”
    
    Io balbettai… “a meraviglia…” e tornai bruscamente sulla terra spogliandomi di quella grazia e rivestendomi in tutta fretta, ricacciando indietro le pulsioni del mio pisello. Uscii e dissi alla signora Piera che andava bene e che me ne serviva un’altra uguale, ma di terza misura, insieme a un perizoma per me ed uno di terza e relative calze a rete rosse…
    
    Ve lo immaginate …io che sciorino queste parole alla signora Piera ? Ebbene… le ho dette e devo dire che una volta dette mi sono tolto un enorme peso sia per l’esecuzione di quanto richiestomi dalla mia cognatina, sia per quanto concerne la mia indole repressa e tenuta nascosta fino a quel momento.
    
    Feci fare due ...
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