-
Consapevole depravazione
Data: 23/05/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: mastro di chiavi
... successo la sera che l’avrebbe indossato. “vedi – le disse usando un tono estremamente confidenziale - il decolté si sarebbe presentato meglio se sotto non avessi il reggiseno.” Anna seria , quasi imbarazzata “non è il mio genere” e, senza aggiungere altro, si avviò verso il camerino per ricambiarsi. “Prova e vedrai mi darai ragione”, insistette continuando a darle del tu. La fermai “Prova, cosa ti costa” le sussurrai ad un orecchio.”mi vergogno,non ho mai indossato abiti come questo”. L’altro commesso ,un certo Ralph, si intromise tra noi. “scusa, io sono fotografo e ti garantisco che ad una bella signora come te l’abito sta benissimo, ma è un peccato non vedere come ti potrebbe aderire al corpo se togli il reggiseno” le mise in mano un perizoma dello stesso colore dell’abito “prova anche questo, altrimenti ti si vedono le mutandine”. Buttai l’occhio sul culo di Anna. Era vero. Le mutandine bianche si disegnavano nettamente sotto l’abito. Anna restò quasi imbambolata con quel perizoma in mano. Di nuovo un no. La abbracciai, insistetti ed alla fine cedette. Quando uscì era strepitosa. “volendo essere critici-commentò il commesso- io le farei togliere anche il tanga, il laccetto si vede ancora”. La guardai, era folle ma ci provai. “E’ vero, dai buttati” Anna mi guardò “ma sei impazzito,non posso” “non ti mangiamo”. Fu il banale commento del fotografo Rientrò nel camerino. “E già che ci sei prova anche questi” concluse l’altro ancora togliendo una scatola due sandali in tinta ...
... con un tacco strepitoso almeno 13 centimetri. Ormai preso da quel cambiamento non riuscivo a trattenermi. “Volevi un paio di sandali, prendili”. Li porsi a mia moglie mentre usciva dal camerino. Anna era titubante “se non li metti qua dove, lasciati andare qualche volta”. Si sedette sull’unico appoggio del negozio, un puff. L’abito le scoprì generosamente la coscia sinistra. Mi scostai e mentre il commesso l’aiutava sistemarsi il sandalo, Anna cercava di comandare l’orlo dell’abito ma per un attimo offrì la sua intimità in pasto allo sconosciuto che professionalmente neppure si scompose. Mi sentii avvampare e mi accorsi che stavo godendo di quella sua esibizione. Anna si alzò un poco instabile. Nuda sotto l’abito i tacchi la slanciavano in maniera sensuale. “allora, non avevamo ragione?” chiese il commesso. Anna si guardò allo specchio. Era affascinante. “si…ma… non mi ci vedo”. Insistetti perché li comperasse, “se insisti ma solo come copricostume , ma così mi sembra troppo caro” fu la sua ultima decisione. Ma le cose accadono se te le vai a cercare. “vi regaliamo tutto se accetti il mio invito ed andiamo in un locale qua dietro e mi permetti di fotografarti”. Anna sembrò sorpresa da quella proposta. “ è un locale non assordante un po’ di musica e buoni drink, io ci lavoro come fotografo” Anna si avviò verso il camerino .”non hai capito – riprese Ralph – vieni vestita così, non puoi certo entrare in discoteca come una signora per bene?” Mia moglie mi guardò. I rimuginai sul ...