1. Consapevole depravazione


    Data: 23/05/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: mastro di chiavi

    ... termine “come una signora per bene” , come se con una perifrasi volesse sottolineare che vestita in quel modo avrebbe dato l’impressione di essere una ragazza da strada. Una vampata di calore sentendo il mio sesso tendersi. Tutta quella situazione mi allettava e mi eccitava da morire, morivo dalla voglia di portare Anna in un localino e per giunta quella sera se fosse venuta così sarebbe stata molto sexy. Non so come ma riuscii a convincerla. Soddisfatto di averla convinta il fotografo le propose di lasciarsi rifare il trucco. Anna non protestò più, in fondo forse il trucco era la cosa che amava di più. Si lasciò spingere sul puff . Con sapienti movimenti si curò degli occhi con ombretti grigio antracite che accentuavano la carnagione abbronzata, e poi con la matita le disegnò delle righe allungando trasformando i suoi occhioni da gatta. Il rossetto dello stesso colore dell’abito e le labbra cambiarono completamente. I capelli biondi trattenuti a chignon. Ed alla fine come ciliegina due orecchini tondi enormi. Il fotografo si girò verso di me “non è uno schianto”. Mentre la stava truccando, apprezzavo il cambiamento di Anna con un inarrestabile crescita del mio sesso. Le tesi la mano eccitato. “andiamo” ci fece strada il suo mentore, ma prima di uscire il fotografo raccolse da un cesto un costume da bagno, che chiamarlo bikini sarebbe stato un complimento “in spiaggia con la vostra abbronzatura sarete stupenda” Anna lo guardò “Non lo indosserei mai” Il commesso lo infilò ...
    ... nella sacca con gli altri abiti “Anche l’abito di questa sera non volevate neppure provarlo, consideratolo un regalo per domattina” Uscimmo. Raggiungemmo il locale. Passeggiavo con Anna senza smettere un secondo di passare con la mano sul suo culo. Sentirla nuda sotto l’abito era estremamente eccitante. Lei timidamente cercò in un paio di occasioni di sottrarsi a quelle carezze soprattutto per il motivo che il fotografo si era accorto delle nostre effusioni. Entrammo nel locale. Per sedersi solo sgabelli al bar. Con difficoltà Anna si mise seduta . La pelle abbronzata della coscia dal lato più corto della gonna mi eccitava. Non passò molto che ci raggiunse il fotografo. Ci invitò nell’altra sala “potrete ballare un poco” . Entrammo luci basse quasi al neon azzurrate. Guardai Anna e restai di sasso. Il colore dell’abito si era trasformato. Le tette bianche ed i capezzoli si disegnavano impudicamente con l’effetto di lasciarla come se fosse nuda. Ancora peggio, non aver indossato nemmeno il tanga il sesso restava ben in evidenza così quando mi voltò le spalle le sue chiappe non abbronzate sembravano uscire dall’abito. Il fotografo mi sorrise. “sapevo che avrebbe avuto quell’effetto” mi disse con malignità. Anna non se ne stava accorgendo ma sentiva gli sguardi di tutti su di lei . Il fotografo non perse tempo e la riempì di scatti. Ero ipereccitato e non feci nulla restando con Anna nel locale offerta in quella sua nudità indiretta alla mercè di tutti. Una serie di foto per poi ...