1. Zio acquisito - 2


    Data: 24/05/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    (Racconto n. 81)
    
    Come ho detto, la relazione con lo zio Juan andò avanti per molti anni e molto bene. Scopato quasi tutti i giorni e più di una volta e con l’ausilio di un dildo, il suo buco era largo e sfondato. Quello che era più evidente era il fatto che Silvano ci aveva preso proprio gusto e voleva sempre scoprire cose nuove. Oltre ad essere diventato un maestro nell’arte del pompino, avevano provato tutte le posizioni del Kamasutra e, grazie all’elasticità dei suoi giovani muscoli anali, era arrivato anche a farsi fistare. E dire che la mano dello zio era grande quanto una palanca! Eppure aveva sempre voglia di sesso. Era diventato un ninfomane perso. Grazie all’iperattività erotica del suo uomo crebbe viziato. Eppure, nonostante tutto ciò, a parte qualche involontario gesto un po’ femmineo e benché gli rimanesse sempre quella faccina da bimbetto malizioso, non dava adito alla madre od alla zia di crederlo omosessuale. Se avessero saputo che troia che era!
    
    Un importante passo avanti nella sua formazione (da troia, naturalmente) fu quando compì 18 anni. Lo zio gli aveva promesso un gran regalo che gli sarebbe rimasto molto gradito. Non si trattava della macchina: a quella ci avrebbe pensato la madre.
    
    Un po’ tutti i ragazzi della sua età l’avrebbero avuta. Il suo regalo doveva essere particolare.
    
    Il giorno dopo aver compiuto gli anni, si ritrovarono in uno degli appartamenti vuoti che lo zio gestiva in qualità di agente immobiliare, col solito tappetino da ...
    ... ginnastica. Dopo essere stato abbondantemente scopato e riempito di sborra, qualcuno suonò al citofono.
    
    “E’ arrivato il tuo regalo” e si avviò verso la porta. Silvano, che non era stupido, aveva già capito di che genere di regalo si trattasse, infatti rimase disteso in terra a pancia sotto, con le gambe divaricate ed un rivolo bianco che gli usciva dal buco spanato del suo bel culetto perfettamente rotondo. Una posa oscena e veramente eccitante. Entrò uno sconosciuto che rimase incantato alla vista di quel bel ragazzo palesemente troia.
    
    “Sono forse arrivato tardi? Vedo che la festa è già cominciata”.
    
    “No, no, sei puntualissimo. Sono io che ho voluto divertirmi un po’ in anticipo”.
    
    Era un bel uomo sulla quarantina. Leggermente brizzolato e con un filo di barba. Vestito di un bel completo blu, con camicia bianca e cravatta a righine in tinta con l’abito. Portava una ventiquattrore ed era evidentemente appena uscito dall’ufficio.
    
    “Mi avevi promesso un bel bocconcino ma questo supera ogni aspettativa. Sono veramente sorpreso”.
    
    Allo zio venne da ridere. “Pensa che sei tu la sorpresa per lui. Sei il regalo per la sua maggiore età”. Poi si avvicinò al ragazzo, accovacciandosi accanto. “Vedi Silvano, ormai sei grande e devi avere le tue libertà. Finora hai fatto sesso solo con me e ti ho insegnato tutto quello che dovevi sapere. So quanto sei troia e quanta fame di cazzo hai e non puoi dire che io te l’ho fatto mancare, ma è arrivato il momento che devi aprirti ad altre ...
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