Una settimana con Bogossian
Data: 24/05/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Vampir 2
... “Posso farti una domanda?” IO: “Certo.” Risposi senza guardarlo negli occhi. BOG: “L’avevi già fatto prima?” IO: “No , è la verità!” BOG:“E perché il tuo buco era tutto bagnato?” Sorrisi. ”Avevo portato una crema speciale pensando di utilizzarla con qualche donna, ma forse la verità è che volevo provarla su di me…con te”! “ Grazie”, sussurrò. Poi alzate le lenzuola prese il mio cazzo in bocca e con fare esperto, in pochi minuti ingoiò tutto il mio sperma. BOG:“Spero che ora ti senta più tranquillo, tra di noi non esistono ruoli, sentivo che mi desideravi perché anch’io lo provavo lo stesso. Con te ho voglia di fare di tutto; non ho mai goduto così tanto”. Anche io sono sposato e questo resterà il nostro segreto, qualsiasi cosa accadrà in questi giorni rimarrà per sempre in questi confini. Ora sbrighiamoci che abbiamo tante cose da fare prima di tornare a casa. “ Un ultima cosa…mi è rimasta ancora tanta voglia di te!” Quelle parole mi rincuorarono e furono una medicina miracolosa per dissotterrare il mio Ego. Dopo un paio di appuntamenti, finalmente prendemmo la via di casa, in macchina spesso Bogossian mi tastava il pacco ed io ricambiavo, non vedevo l’ora di tornare a casa. Bog- “Questa notte mentre ero dietro di te e mi succhiavi le dita, a cosa pensavi?” Io – “ Vuoi la verità?” Bog- Certo! Io- Pensavo al tuo cazzo che mi scopava la bocca. Bog – Non ti piaceva il mio cazzo che ti scopava il culo? Io- Mi piaceva eccome, ma l’avrei voluto contemporaneamente in culo ed in ...
... bocca. Bog – Menomale che non l’avevi mai fatto!! Io – Beh, a letto sono sempre stato un po’ fantasioso. Bog – E’ per questo che hai successo con le donne? Io – Forse. Bog – Se vuoi, arrivati a casa potrei chiamare un mio amico fidato e fare l’amore in tre. Io – No, questa sera no, forse se ci va nei giorni a seguire, questa sera preferisco stare solo con te, e poi mi fa così male il culo, non è stato semplice contenere il tuo cazzo. Bog – Ma anche tu non sei messo per niente male, mi eccito solo a pensarci. Io – Dillo a me! Arrivammo in città che già era buio, dato che si era fatto tardi, decidemmo di fermarci in un ristorantino. Arrivati a casa, fatta la doccia ci trasferimmo in veranda per goderci quella calda sera d’estate. Bogossian era come al solito a torso nudo e con l’asciugamano avvitato in vita, io avevo indossato soltanto un paio di pantaloncini comodi, senza mutande. Stavamo lì sdraiati su un divano ricavato da dei cuscini, uno vicino all’altro con una tazza di tea alla menta, immersi ognuno nei propri pensieri. Che probabilmente erano gli stessi. Fu Bogossian a riportarmi alla realtà aprendo le gambe in modo che io potessi vedere il suo cazzo ancora a riposo. Mi venne spontaneo chinarmi su di lui, prenderlo in mano e sentirne il calore, dopo pochi colpi di mano mi ci avvicinai con il viso e lo portai tutto in bocca. Era la prima volta e provai una sensazione indescrivibile a vederlo crescere sempre di più nella mia bocca, fino a che, diventato durissimo non riuscii ...