1. Da santarellina a troia...il passo è breve


    Data: 26/05/2020, Categorie: Tradimenti Autore: benves, Fonte: Annunci69

    ... solo con un cappottino invernale che raggiungeva le mie cosce, lasciando intravedere il gancio di reggicalze e un filo di pelle non coperto appunto dalle calze.
    
    Lasciai un bottoncino del cappottino sbottonato che faceva intravedere il mio seno; un trucco molto provocante, ed ero pronta ad essere felice ed a far felice Roberto.
    
    Il freddo era proibitivo e sfidarlo in quel modo era da pazzi.
    
    Fui fortunata, in quanto il tabaccaio era sotto casa (dovevo fare il biglietto dell'autobus per raggiungere Roberto che viveva a Bari).
    
    Entrata nel tabaccaio tutti si giravano verso di me, tutti mi fissavano le cosce e quel piccolo pezzettino di pelle nuda che il reggicalze lasciava scoperto.
    
    Avvicinatami alla biglietteria chiesi ad un imbarazzato commesso, che non toglieva gli occhi dalla mia scollatura un biglietto per Bari, e dopo che me lo porse, spavalda come non mai dissi - “per me dopo essere stato tutto il tempo a fissare il panorama, il biglietto è gratis!”
    
    Lui era impietrito, non rispose neanche ed io me ne andai alla fermata senza pagare, ad aspettare il pullman che sarebbe arrivato a minuti.
    
    Qualche minuto dopo il pullman arrivò, non vi era molta gente, solo 2 signore e un ragazzo che non appena mi vide impallidì.
    
    Mi accomodai al sedile adiacente al suo, per tutto il viaggio mi fissò, finché non fui io a decidere di provocarlo.
    
    Pian piano alzai sempre più il cappottino, mostrandogli meglio le cosce.
    
    Poi feci sparire un dito nel mio cappotto ...
    ... toccandomi la fica.
    
    Non potevo crederci, ero fradicia.
    
    Uscì il dito, lo portai alla bocca e leccai i miei umori.
    
    Il ragazzo era sempre più eccitato, così feci cenno di sedersi vicino a me.
    
    Non appena si sedette gli presi la mano e gliela portai alla mia figa
    
    Lui era esterrefatto, non credeva a quello che accadeva.
    
    Dopo un momento di incredulità iniziale, prese a farmi un ottimo ditalino che eccitò molto entrambi.
    
    Passarono pochi minuti, l’autobus giunse alla mia fermata.
    
    Mi alzai e mi apprestai ad uscire, il ragazzo sconsolato si portò le dita alla bocca assaggiando i miei umori.
    
    Quello nel pullman era solo il riscaldamento, ora ero lì, sotto casa di Roberto, il luogo in cui la mia vita cambierà per sempre.
    
    Citofonai, il mio cuore batteva forte, una parte di me sperava che non ci fosse nessuno, ma dopo qualche attimo, la sua voce mi rispose “quarto piano ti aspetto”
    
    Salii le scale molto lentamente, il mio respiro era sempre più intenso.
    
    Mentre salivo sbottonavo i bottoni del cappottino.
    
    Arrivata in prossimità della porta di casa sua lo trovai nudo, col suo uccello moscio di fuori. Imbarazzata ma sicura di quello che facevo, aprii il cappottino, mostrandogli il mio quasi nullo outfit per la serata.
    
    - “Che troia” - esclamò, - ”sfidare questo freddo tremendo in questo modo, per non parlare di tutti gli occhi che ti avranno fissata, devi aver proprio voglia de lmio cazzo per comportarti così, tu che dicevi di essere una santarellina”. “Dai entra e ...
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