1. I racconti della piantagione, 3: la prima notte con Louis.


    Data: 31/05/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: beast, Fonte: EroticiRacconti

    La tipica calda notte estiva della Louisiana era calata da qualche ora, e io lo aspettavo in ansia, nudo nel mio grande letto a baldacchino, il mio esile corpo efebico era coperto da un leggero strato di sudore che lo rendeva lucido e lo faceva vagamente risplendere alla luce della luna piena che filtrava dalle leggere tende di bisso bianco . Ero l’unico figlio di un grande proprietario terriero nella Louisiana del 1865. Da poco diciottenne, magro, un corpo ancora adolescenziale, quasi senza peli, ad eccezione delle basette e dei radi baffetti chiari che cercavo di farmi crescere per adornare le sottili labbra, i capelli biondi, quasi dorati mi ricadevano sulla fronte con un gran ciuffo, insomma tutto come usava allora tra i ragazzi bene della mia età e della mia classe sociale. Piedi magri e mani delicate, dalle lunga dita affusolate, perfette per suonare il pianoforte che si trovava nell’elegante salone della nostra magione. La porta finestra che dava sul patio posteriore era aperta e i lunghi veli di garza bianca che fungevano da zanzariera, si muovevano dolcemente, mossi da una tiepida brezza di mezza estate, fuori i grilli cantavano le loro tristi melodie. Le parole che Louis mi aveva sussurrato quando mi aveva lasciato alle stalle quella mattina mi bruciavano ancora nelle orecchie : "Ci vedremo questa notte ragazzo". Eravamo appena rientrati da un giro d’ispezione per le piantagioni, durante il quale mi aveva fatto appoggiare al cavallo e mi aveva brutalmente e ...
    ... voracemente scopato come uno stallone in calore scopa la sua giumenta. Era stata la mia prima volta, ed era stato rapido, violento e doloroso ma anche meraviglioso. Rientrati alla maison lo avevo lasciato a ricoverare il cavallo ed ero corso a casa a lavarmi e cambiarmi, spalmandomi una crema lenitiva a base di aloe intorno all’ano ancora dolorante. Ora la notte era giunta e lui non arrivava ancora, cominciavo a temere che non sarebbe mai arrivato, che avesse trovato da scopare di meglio o che mi avesse solo preso per i fondelli. Ero invaghito di lui da sempre, da quando ancora ragazzino mi ero accorto dolorosamente di non provare alcuna attrazione per le ragazze della mia età, ma per lui invece… il cuore quasi mi si fermava quando lo incontravo in giro per la proprietà, i palmi delle mani cominciavano a sudarmi e una leggera balbuzie, mai provata con altri, mi affliggeva nei rari casi in cui dovessi parlargli. Louis era uno era uno schiavo privilegiato, godeva della completa fiducia di mio padre e lo aiutava nella gestione delle piantagioni e poteva dare ordini agli altri negri. Viveva, insieme agli altri schiavi di famiglia, in una bassa costruzione di fianco alla nostra villa. Non aveva una moglie o una compagna, ma lo avevo spiato in diverse occasioni mentre si scopava una giovane schiava, come per farle capire bene chi fosse il primo nella gerarchia di quel posto. Alto e slanciato, decisamente vigoroso, due braccia nerborute e fittamente coperte di piccoli ricci di peluria nera, ...
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