1. I racconti della piantagione, 3: la prima notte con Louis.


    Data: 31/05/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: beast, Fonte: EroticiRacconti

    ... gli stessi riccioli che gli decoravano il pube e il petto, capelli altrettanto ricci e fitti, altrettanto neri, ma tra i quali spuntavano già diversi fili grigi. Uno sguardo tagliente e un viso segnato dal duro lavoro e dal sole della Louisiana, adornato da un sottile paio di baffi neri come la pece. Temevo che non venisse più ormai, e il cuore mi sanguinava per la struggente e vana aspettativa, invece, ad un tratto, sentii l’anta della finestra cigolare e una nera figura si infilò nella mia camera, lesta e silenziosa come un gatto selvatico. La sua possente siluette si stagliò contro la luce della luna davanti al mio letto. Era scalzo, a torso nudo e il suo pene non ancora eretto premeva vagamente contro il tessuto dei lunghi mutandoni di cotone grezzo, messo in rilievo dal controluce creato dalle candele e dalla luce dalla luna. Si avvicinò al letto e mi trovai il suo pube all'altezza del viso, non aspettavo altro e con il cuore in gola per l’emozione, lentamente gli tirai giù i mutandoni facendo balzare verso l'alto il suo cazzo nodoso e ormai quasi completamente in tiro, infatti in men che non si dica era diventato duro come uno dei manganelli che usava per punire gli schiavi ribelli. Non avevo ancora avuto occasione di vedere il pene di Louis da vicino, visto che questa mattina mi aveva montato da dietro come fossi una cagna. Era un cazzo lungo e bellissimo, proprio come lo avevo sempre sognato nei miei sogni erotici di ragazzo. Non che avessi visto molti altri peni nei ...
    ... miei diciotto anni di vita, giusto quelli degli altri ragazzi che ogni tanto d’estate venivano con me a fare il bagno nel Mississippi, e che naturalmente non erano nemmeno da paragonare al meraviglioso randello di Louis, forse giusto quello di Albert, il figlio dei nostri vicini a ovest, ma era pur sempre un cazzo rosa pallido e a me piaceva la carne nera. La cappella era completamente ricoperta da uno spesso strato di pelle, e solo la punta rosa faceva capolino. Una serie di spesse vene ne percorreva il corpo e grossi testicoli pendevano spavaldi e allettanti, uno leggermente più basso dell’altro. Una fitta peluria fatta di piccoli riccioli neri lo circondava, risalendo verso l’ombelico e perdendosi poi tra i grossi pettorali. Lo stavo ad ammirare, quasi trattenendo il respiro, volevo godermi quel momento, Louis sempre in piedi di fronte a me afferrò la mia testa con le sue grosse mani e la avvicinò al suo sesso odoroso. La seconda cosa che mi colpì infatti fu il suo afrore, di uomo, di sudore secco, di piscio mal lavato, un odore forte e penetrante, reso ancora più intenso dal calore estivo, dalla sua eccitazione e da un rivolo di liquido seminale trasparente e vischioso che gli colava dalla cappella, un odore che probabilmente avrebbe disgustato la maggior parte di voi, ma che a me piaceva da morire. Dischiusi le labbra feci uscire la lingua e con questa gli sfiorai la pelle che ne ricopriva il glande, raccogliendo con la punta quel liquido lubrificante, odoroso di sperma. ...