1. Il giro di prova


    Data: 01/06/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    (Racconto n. 93)
    
    Sono le nove e mezza del mattino e la mia officina è già satura di lavoro. Un paio di macchine me le hanno portate ieri, una sono addirittura due giorni che è in osservazione, un altro paio di clienti mi hanno portato le loro questa mattina e tutti le vorrebbero riparate oggi stesso. A tutti dico “Si, non si preoccupi”. Spesso si tratta di lavori da poco ma bisogna comunque analizzare quale è il problema, sentire il rumore che fanno quando sono in moto, cercare di capire come risolvere, quali pezzi nuovi montare. Il tutto cercando di non sbagliare e di accontentare la clientela. Ho due dipendenti ma a volte sembrano dei completi imbecilli, non riescono a risolvere niente da soli. E’ vero che devo sempre decidere tutto io, che sono in proprietario, ma vorrei che pure loro imparassero qualcosa. Invece sembra che sanno solo eseguire quello che dico loro. Per carità, sono anche bravi e non posso lamentarmi, ma i giovani oggi mancano di passione.
    
    All’età loro ero di tutt’altra pasta. Ho intrapreso questo lavoro perché mi piacevano i motori, il loro odore, il loro suono.
    
    Quando ne riparo uno mi sembra di avergli ridato la vita e mi sembra che me ne siano grati, i motori stessi e non solo i loro proprietari. Mia madre avrebbe voluto che studiassi. Mi vedeva già medico, o avvocato di successo. Mio padre, invece, mi avrebbe visto bene come calciatore. Lui, che era sempre stato un tifoso della squadra locale ma sportivo mai. Devo dire che uno sport mi ...
    ... piaceva: il rugby. Tanto mi ci ero impegnato che, da giovane, ero entrato in una squadra abbastanza importante ed ero uno dei migliori.
    
    Sono alto un metro e 83, spalle larghe, muscoloso, con una barba folta ma corta. Il mio è già un lavoro pesante, ma mi tengo in forma anche andando quasi tutti i giorni in palestra, dopo la chiusura dell’officina. Sono sposato da più di 20 anni, me la passo abbastanza bene ed ho due figli che da poco vanno all’università. Uno medicina e l’altro giurisprudenza (ironia della sorte, quello che voleva mia madre per me). Insomma, non mi lamento. Con mia moglie, che vedo solo la sera e nelle feste comandate, ancora ci so fare e non può lamentarsi, anche se ormai non facciamo più tanto spesso. In compenso ho un certo successo con le clienti. Sarà perché, da quando ho superato i 40 anni, ho le tempie imbiancate, che si sà danno un certo fascino, o perché ho il corpo completamente coperto di pelo, specie sul petto, che ancora piace a molti, checché la moda sembri dire il contrario.
    
    Le vedo come si sciolgono mentre mi parlano. Alcune mi portano la loro macchina molto spesso perché, dicono, ha qualche problema: ora un suono strano, ora una vibrazione fastidiosa. Tutte scuse. E io faccio finta di fare qualcosa e mi faccio pure pagare. Meglio tenersele buone. Mai però ho fatto niente con loro. Nascerebbero solo problemi di liti, di gelosie, di vendette. E quando le donne ci si mettono! Anche se qualcuna mi attizza non poco. Cerco di essere sempre ...
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