1. Il giro di prova


    Data: 01/06/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Foro_Romano, Fonte: Annunci69

    ... Cazzo… Uhhh… Cazzo che… pompinaraaahhh”. Nessuna donna mi aveva mai fatto una pompa così. Volevo che continuasse, volevo che si fermasse, non capivo più cosa volere. Gli misi una mano sulla testa, solo ad accompagnarla nel movimento. L’avvolgeva tutta come una palla da basket. Ho abbassato lo sguardo, lui lo ha alzato verso di me. Ho letto la sua felicità nel darmi tanto piacere.
    
    “Alex… Alex… sto per venire…”. Si divincolò, si staccò di scatto. Me lo lasciò all’aria, tutto bagnato… orfano delle sue umide fauci. Ero deluso. Lesse la delusione sul mio viso. La delusione che mi bloccò l’eruzione.
    
    “Voglio assaggiartelo. Lo farò certamente ma un’altra volta. Adesso lo voglio nel culo”. Si è abbassato i pantaloni della tuta assieme alle mutande, si è girato ed appoggiato allo schienale offrendomi il culetto perfettamente rotondo, sodo, fresco. Si è bagnato tre dita con la saliva e se l’è infilate nel buchino, così, senza difficoltà. Non era certamente nuovo. Chissà quanti se lo erano già goduto. All’idea, mi sono ingrifato ancora di più, con un misto di gelosia e di voglia di montarlo.
    
    “Dai, dammelo, lo voglio. Rompimi il culo, maschio”.
    
    Non ho perso tempo. Sono passato dietro di lui. Ho appoggiato la cappella grondante saliva ed ormai paonazza alla porta di quel paradiso ed ho spinto con forza senza pensare ad altro. Un urlo di dolore ha accompagnato l’entrata di mezza minchia che gli ha aperto il buco, un altro urlo è seguito all’ingresso dell’altra metà che lo ha ...
    ... sfondato, questa volta di piacere. Appena qualche secondo per ambientarmi e poi ho cominciato a pomparlo senza sosta, senza mai farlo uscire. Si agitava, gemeva, muoveva la testa a destra ed a sinistra, godeva, mi incitava.
    
    “Di più… di più… Forza… Così… Non ti fermare… Cosììì… siii… Aaahhh… Fottimi… Fottimi… Aaahhh… Sono la tua vacca…”.
    
    Ormai spintonavo in tutte le direzioni, sempre più forte. Lo stringevo tra le mie braccia pelose, prima una attorno al collo e l’altra mano a tappargli la bocca, anche se le sue grida mi eccitavano ancora di più, se possibile, poi a tenerlo saldamente per i fianchi per affondare il più possibile in lui. Volevo sbragargli il culo e l’ho fatto e, quando ormai era diventato un antro spanato e slargato che non opponeva più alcuna resistenza, è stato allora che mi sono lasciato andare credo alla più grossa sborrata della mia vita. Fumando forse anche dalle orecchie come un bufalo, gli ho scaricato dentro tanta di quella sborra da fargliela uscire dalla bocca. Il mio cazzo, ad ogni pulsazione, gli sparava dentro una incredibile bordata di calda e viscida crema.
    
    Quando ho finito, mi sono disteso sulla sua schiena e l’ho stretto a me. E’ stato in quel momento che, forse completamente cosciente di essere stato l’oggetto di piacere di un maschio come me, si è lasciato andare anche lui ed è venuto sul sedile. Vibrava e godeva tra le mie braccia, col mio cazzo ancora piantato fino in fondo.
    
    Sono uscito lentamente da lui e sono tornato al mio ...
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