Gita in gommone
Data: 01/06/2020,
Categorie:
Scambio di Coppia
Autore: Astri, Fonte: Annunci69
... Doriana e Michel.
Li vidi che proseguivano con i loro giochi, gaudenti ed ebbri di piacere, decisi di avvicinarmi piano; quando fui poco distante mi immersi, per poterli guardare senza essere visto. I due corpi nudi continuavano la loro danza giocosa, fatta di spruzzi, abbracci, rincorse; i seni di Doriana erano due palloni bianchi che la forza di gravità trasportava inevitabilmente verso l’alto, Michel con la scusa di un’ improbabile lotta li prendeva tra le mani, godendone la morbidezza e gustandosi i capezzoli, due mignoli sbocciati dall’aureola, quasi scomparsa e raggrinzita, contemporaneamente ne approfittava per strusciarle sulle natiche il pene.
Riemersi di fianco a loro e gareggiammo per arrivare prima alla nostra imbarcazione.
Facemmo vincere Doriana che si arrampico sul bordo del gommone per salirvi; l’impresa riuscì a meta, e lei rimase con le chiappe in aria, io e Michel osservavamo lo spettacolo: per darsi la spinta necessaria a salire Doriana sollevava ed allargava le gambe, la vagina completamente in mostra; le piccole labbra, di un rosa chiaro, si dischiudevano sulla fessura buia, appena sopra anche l’ano si esplicitava davanti a noi, il suo bordo rosa scuro era leggermente rigonfio. “Ti aiuto” disse Michel con un filo di voce, le mise il palmo della mano sulle chiappe, ma non riuscì a resistere e due dita gli scivolarono dentro la vagina. Il ditalino inaspettato fece mollare la prese a Doriana, che con un urlo di meraviglia scivolò in acqua. ...
... Riemerse ridendo e schizzo nuovamente acqua in faccia a Michel.
Guadagnai l’imbarcazione e vidi Angelique che,seduta al solito posto, aveva assistito alla scena, manifestando il suo divertito dissenso con lievi cenni del capo. Ero completamente eccitato, il mio membro era durissimo, la guardai attraverso la maschera che la situazione mi aveva regalato: senza saliva, gli occhi sottili, il respiro affannato, il labbro superiore leggermente alzato. Mi avvicinai deciso verso di lei, la cinsi con il braccio sinistro mentre con la mano destra le presi in mano il seno. Avvicinai la mia bocca già aperta alla sua e riuscii appena a sentire l’umido delle sue labbra perché girò il viso; mollai la presa sul seno e con la stessa mano le serrai il mento, che girai nuovamente verso di me. Oppose una debole resistenza, che la mia determinazione e forza vinsero senza problemi, e le infilai la lingua in bocca, profanandola, possedendola con violenza. Le sue labbra erano scomparse dentro la mia bocca, quasi come per mangiarle, mentre la lingua continuava frenetica la sua perlustrazione. Non ebbi risposta da lei, la sua lingua era inerte ed il suo viso non aveva smesso di opporre resistenza, nel tentativo di sottrarsi al violento bacio.
“Non ti va, vero?” le dissi, staccandomi dal suo viso e lasciando la presa con la mano. “Je ne sais pà” mi rispose, abbassando la testa, forse dispiaciuta.
Alzai lo sguardo e vidi Doriana alle prese con un nuovo tentativo di salire sulla barca, metà del suo ...