1. La gogna (1)


    Data: 01/06/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio, Fonte: Annunci69

    “Venite al locale stasera”.
    
    Proprio così. Non una domanda, ma un’asserzione. Quasi un’imposizione. È il solito Pino, che non chiede se abbiamo impegni: semplicemente ordina agli altri cosa devono fare e si aspetta che lo facciano senza attendere alcuna risposta.
    
    Infatti, pronunciata la frase, mette giù il telefono.
    
    “Chi era?”, mi chiede Enrico.
    
    “Pino…”, lo rendo edotto.
    
    “E che voleva?”.
    
    “Indovina?”.
    
    “Stasera al locale!”, butta lì il gigantone.
    
    “Bravo!”, mi complimento, ironico, e scoppiamo in una grassa risata.
    
    Parcheggiata l’auto, ci dirigiamo verso l’ingresso. Knut si occupa della sicurezza e fa entrare a gruppi gli uomini e i ragazzi in coda. Quando ci vede, ci saluta sbracciandosi, forse in modo esagerato. Enrico rimane sulle sue, mentre io lo bacio sulla guancia.
    
    “Passate di qua!”, ci sollecita sganciando il cordolo che delimita la fila. Il mio ragazzone gli lancia un’occhiataccia e passa oltre.
    
    All’interno del locale c’è già molta gente e la musica è a palla. Noto qualcosa di diverso: Sulla parete di fondo un’enorme vetrina separa la pista da ballo da un’altra stanza che vi sta dietro. Una gogna di legno di noce è posta al centro della grande teca e qualcuno vi è imprigionato, i polsi e il collo incastrati nei tre buchi. È biondo e pallido, o forse sono le luci molto intense a renderlo bianco come un cencio.
    
    “Ma è Pino!”, esclama all’improvviso Enrico. Stringo gli occhi e fisso meglio il protagonista della scena: è vero, è il nostro ...
    ... amichetto!
    
    Cerchiamo di farci largo tra la folla e ci avviciniamo al vetro.
    
    Quando il biondino si accorge di noi alza la testa, per quanto possibile, e ci sorride. Io lo saluto con la mano e gli faccio “ok” col pollice in su. D’un tratto, le luci nell’altra stanza si abbassano. Un’ombra spunta dalla quinta di sinistra. Presto, la sagoma scura si trasforma in un corpo in carne ed ossa, più carne che ossa. Uno scimmione peloso e massiccio si avvicina minaccioso a Pino. I capelli unti cadenti sul viso e il vello sul petto lo rendono ancora più inquietante. Due anelli ai capezzoli e uno al naso lo fanno apparire truce e pare avere brutte intenzioni.
    
    In sala si leva un brusio di sorpresa e orrore. I ragazzi accanto a me si urlano all’orecchio che non si farebbero toccare da un tipo così neanche per un milione di dollari. L’espressione di Pino si trasforma: le reazioni del pubblico lo fanno preoccupare ed io non so se correre nel retro per liberarlo o lasciare che lo spettacolo vada avanti. Tutto sommato sono incuriosito: quell’orribile energumeno dovrà pur avere qualche qualità!
    
    Enrico, invece, è più istintivo: spinge per andare a soccorrere il biondino, ma la folla che si accalca per vedere quello che succede gli impedisce di procedere. Lo afferro per un braccio e gli dico di stare calmo. Vediamo come si sviluppa la situazione: semmai interverremo dopo.
    
    Lo scimmione arriva alle spalle di Pino, si volta verso il pubblico e, veloce, sparisce verso il basso. Un attimo ...
«1234»