1. Di Noelle solo il ricordo


    Data: 03/06/2020, Categorie: Feticismo Autore: Paride, Fonte: EroticiRacconti

    ... “Yes, but, I am with my (mimai il gesto di andare in moto) if it’s not a problem for you..” Le risposi. “No, no, pas de prolbème, let’s go!!” Sembrava non aspettasse altro, ora era di nuovo sorridente, dimenticavo che quel tipo di viaggiatrici sono coraggiose e poi, in fin dei conti, non avevo affatto l’aspetto del pazzo maniaco. Salimmo sullo scooter, per fortuna avevo un secondo casco nel bauletto, cercai di sistemare alla meglio il suo zainone sulla pedana e le feci indossare il mio, quando si porta una ragazza in moto, per quanto sconosciuta, si crea sempre una specie di intimità, sentivo il suo calore e il suo profumo e andavo piano piano per godermi un po’ di più quella sensazione, pensavo a mio nonno che mi raccontava che quando da ragazzo dava passaggi alle fanciulle in vespa frenava di proposito per sentirsi le tette sulla schiena. Arrivammo al posto, non lo trovammo subito, dovetti suonare a un paio di case per farmi spiegare la strada, il bnb era in una piccola frazione inerpicata su per una collina, l’ultimo tratto fu talmente ripido che pensai che lo scooter si fermasse da un momento all’altro. Spensi lo scooter, scendemmo, ci togliemmo il casco, io le diedi il suo zainone e mi ripresi il mio, non so perché non mi offrii di portarglielo almeno all’entrata. “Ok, this should be the place..” Le dissi “Merci, grazi mille” Mi rispose, sempre sorridendo ma restando li come ad aspettare qualcosa, questa sua esitazione mi mandò un po’ in confusione, decisi di mettere ...
    ... quindi fine all’imbarazzo e le dissi “De rien.. have a good trip!” Nel fare ciò mi rimisi il casco e salii in sella allo scooter, lei mi salutò e si allontanò verso l’entrata. Ora fui io a esitare, mi accesi una sigaretta, ero combattuto tra la voglia di inseguirla e darle il mio numero nel caso avesse avuto bisogno o partire e lasciare perdere evitando un’altra probabile figura imbarazzante, ma in fondo che male c’era? Sarebbe stato solo un gesto carino, poi magari avrebbe avuto davvero bisogno e…. “Hei, hei!!” Di nuovo lei, mi chiamava dalla porta con la mano facendomi gesto di avvicinarmi. Mi tolsi il casco, buttai la sigaretta ed entrai nel bnb. Il gestore mi spiegò che il check in avrebbe dovuto essere entro le 17 e che essendo ormai quasi le 22 aveva affittato la stanza ad altre persone, io cercai di persuaderlo dicendo che questa povera ragazza aveva viaggiato tutto il giorno e non aveva dove dormire ma lui fu irremovibile e anche un po’ sbrigativo, mi disse che tutte le stanze erano occupate, che avrebbe potuto prenotargli una stanza per il giorno successivo ma che per questa notte non poteva aiutarci. Cercai di spiegare tutto a lei che come alla stazione all’inizio sembrò non capire il concetto, poi vidi che il suo viso si contrasse di nuovo in quella smorfia da bambina triste. Ebbi un come un deja vu, sapevo cosa avrebbe detto. “So.. how can i do now? I’m tired and I’m cold..” Come volevasi dimostrare era ovvio che volesse che la ospitassi, in effetti vivevo da solo, ...
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