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I lati oscuri
Data: 04/06/2020, Categorie: Incesti Dominazione / BDSM Autore: Ghostwriter
... mentre da lontano, molto lontano giunse alle mie orecchie un suono che prendeva man mano forma, definendosi sempre più: - Ancora�-Cercai di concentrarmi su quel suono, fino a che riuscii ad isolarlo ed a focalizzarne la provenienza...veniva dalle labbra di mia madre.La parte di me che aveva bloccato l'azione si scosse, mentre sempre più distintamente si faceva sentire quella che non poteva essere altro che una richiesta: - Ancora...continua...ancora�-L'ultimo barlume di inibizione e controllo si sciolse come neve al sole: - Ne vuoi ancora�-Come un automa le mie mani strapparono il tanga bianco e lo lasciarono scivolare a terra, mentre le mie dita inconcepibilmente puntarono alla spaccata contornata di peli curati di mia madre. Stupefatto mi fermai quando mi accorsi che Cristina era completamente bagnata, tanto che i suoi umori avevano cominciato a colare copiosamente lungo le natiche.Mi alzai lasciandola a terra: - Seguimi�- mentre mi accingevo a percorrere il corridoio - ...a quattro zampe -.Lo fece, mentre i suoi lunghi capelli le schermavano il viso in quell'andatura, mi seguì docilmente nella sua camera da letto. - Sali sul letto e spogliati completamente � dissi mentre varcavo la porta del bagno.I miei occhi cercarono e trovarono velocemente ciò che volevo, o meglio ciò che voleva quella parte di me che stava guidando ogni mia mossa ed intenzione. Presi due cinture dagli accappatoi appesi al muro, dalla mensola presi, tra i prodotti di bellezza, tre contenitori ...
... cilindrici di crema, di diverse dimensioni, nonché alcune mollette di legno dallo stendibiancheria a muro.Uscii e la trovai come ordinato, adagiata sul letto e completamente nuda. Ciò che mi lasciò quasi interdetto fu quando incrociai e fissai il mio nel suo sguardo...così difficile da descrivere nella sua intensità, pareva a volte esprimere desiderio profondo, in alcuni istanti l'oblio.Mi avvicinai in silenzio, sebbene un silenzio fragoroso nell'effetto.Mi sedetti sul bordo del letto, mentre ammiravo le sinuosità di quel corpo, il contrasto del rosso sui glutei, frutto delle percosse, quel viso segnato dalle invisibili linee lasciate dalle lacrime, quella bocca sulla quale si muovevano quelle labbra leggermente dischiuse.D'un tratto le afferrai il polso destro e lo unii con la caviglia destra, legandolo stretto, poi con l'altra cintura operai allo stesso modo a sinistra, lasciandola in quella posizione, le sue gambe e la sua vagina oscenamente spalancate, il suo seno arrogantemente esposto e segnato dall'estremo turgore dei capezzoli.Cristina non parlava, ansimava mentre il suo sguardo cercava a tratti il mio, a tratti il pavimento.- Quale preferisci..? - le chiesi alludendo ai contenitori cilindrici appoggiati sul letto.- ...quello che preferisci tu..- disse con voce rauca, guardandomi in modo tale da riuscire a toccare di nuovo quei miei tasti sconosciuti.L'impulsività prese ancora una volta il sopravvento, come se avessi quasi avvertito un eco lontano di sfida nella sua risposta. ...