1. I lati oscuri


    Data: 04/06/2020, Categorie: Incesti Dominazione / BDSM Autore: Ghostwriter

    ... Mi avvicinai alle labbra spalancate e bagnate e cominciai a stringere tra le dita il suo clitoride, piano piano, aumentando sempre più mentre sentivo quel corpo fremere. Inserii un dito dentro di lei, poi due mentre aumentavo il ritmo�.stava godendo. Ma era come se ogni cosa dovesse ricadere nel mio totale controllo, per cui rallentai proprio quando lei cominciò ad implorarmi di continuare...estrassi le dita e le avvicinai alla sua bocca...lei mi fissò mentre apriva le labbra cominciava a succhiarle. Non mi controllai, l'espressione di quel viso mi scatenava un contrasto di sensazioni tale che un altro ceffone la colpì sulla guancia. Mentre lei continuava a fissarmi in silenzio.Presi uno dei contenitori cilindrici, sette, forse otto centimetri di diametro per una ventina di centimetri di lunghezza. Lo avvicinai alle labbra della sua vagina, ve lo appoggiai e cominciai a spingere. Entrò senza troppa resistenza, non era molto grande e Cristina ansimando lo accolse dentro di se fino in fondo. Cominciai a masturbarla con quella cosa, aumentando la frequenza e spingendo sempre più a fondo.Era chiaro come a dominare fosse la parte di me che aveva deciso di accogliere la sua richiesta di punizione...come se l'offrirsi quale vittima sacrificale della rabbia di suo figlio potesse presupporre una purificazione.Quella parte di me voleva vedere fino a che punto punizione, immoralità e libidine potessero concorrere...voleva vedere se l'aver cominciato ad intuire come mia madre fosse ...
    ... davvero potesse aver spalancato le porte alla possibilità di capire come io stesso fossi davvero.Quella parte di me voleva anche arrogarsi il diritto di rivendicare la liceità di tutto ciò che stava accadendo, per questo, mentre la masturbavo in quel modo osceno, le chiesi: - E' questo che vuoi..?..vuoi che ti tratti in questo modo..?...&egrave di questo che hai bisogno? -.Si limitò ad annuire...ma non era sufficiente, volevo di più, volevo tutto. La colpii con un altro ceffone: - Voglio sentire la tua voce�- dissi di rimando. - Si�- rispose.- Si cosa? - chiesi piano. Chiuse gli occhi mentre la mia mano sul cilindro non accennava a fermarsi: - E' quello che voglio...ho bisogno di questo�-.- Che cosa sei�? - le chiesi. - ...voglio che tu me lo dica...che cosa sei..? -- Sono una cagna�. - disse a bassissima voce - ...sono una cagna -.Mi tolsi la camicia ed i pantaloni, mentre la osservavo in quella posa, mentre guardavo l'oscenità di quell'espressione, lo sguardo smarrito implorante piacere. Rimasi nudo mentre la vedevo contrarsi attorno a quel cilindro ben infilato dentro di lei, come volesse farlo muovere, visto che le cinture le tenevano ben unite mani e caviglie, impedendole di usarle.Poi fu solo istinto.Mi avvicinai appoggiandole alle labbra il membro, che immediatamente sparì mentre Cristina lo ingoiava avidamente ed in profondità.Incrociai il suo sguardo e cominciai a scoparla rudemente in bocca, fermandomi solamente negli istanti in cui tossiva e lasciando fosse poi lei a ...