La fidanzata troia
Data: 25/11/2017,
Categorie:
Tradimenti
Autore: benves, Fonte: Annunci69
... la sua amica si erano date appuntamento per un aperitivo in centro.
Lei mi rispose che non c’era alcun problema e che quindi ci saremmo visti al suo ritorno, intorno a mezzanotte.
Si erano già fatte le 20 e non ero ancora arrivato a casa, a causa del traffico intenso.
Ad un tratto, fermo al semaforo, vedo proprio Alice, in piedi ad un angolo della strada: probabilmente stava aspettando la sua amica; tuttavia quella visione mi imbarazzò profondamente. Lo so, era solo la mia ragazza, ma quella sera si era vestita in un modo tale che, in un primo momento non l’avevo nemmeno riconosciuta e se mi ero voltato per guardarla meglio, l’avevo fatto solo perché convinto di essere di fronte alla classica bella figa che incontri per la strada e che squadri dalla testa ai piedi.
Sotto una camicetta color fucsia, scollata al punto che lasciava intravedere il reggiseno nero, portava l'ultima minigonna jeans che le avevo regalato: quella, che quando si siede, è quasi impossibile non riuscire a scorgere il perizoma.
Sotto aveva dei sandali col tacco a spillo, che non mette quasi mai perché sono troppo alti e le fanno male i piedi ed infine era truccata in un modo che avevo visto solo per feste o occasioni importanti: la matita nera sugli occhi, un ombretto scuro e un rossetto molto sexy… era veramente una figa da sballo !
Non so cosa mi prese, ma mi arrestai poco dopo l’incrocio e continuai ad osservarla attraverso lo specchietto retrovisore, finché un’automobile si ...
... accostò al marciapiede.
Era Ilaria, la sua amica, che era passata a prenderla.
Non appena lei salì, l’automobile ripartì ed io, istintivamente, ho invertito il senso di marcia e l’ ho seguita: sentivo dentro di me una strana eccitazione, come quando da piccolo fai qualcosa di nascosto che i tuoi genitori non devono assolutamente sapere.
Stavo seguendo la mia ragazza, che usciva con un’amica: perché?
Eppure il suo comportamento distaccato degli ultimi giorni ed il look che si era concessa per una semplice uscita con un’amica, avevano scatenato in me una curiosità quasi morbosa che non potevo in alcun modo contenere.
Però, nello stesso tempo, più scorreva la strada sotto le mie ruote e più mi sentivo stupido.
Si stavano effettivamente dirigendo nel solito locale dove vanno con i loro amici a fare l’aperitivo e già mi immaginavo la noia di restare a spiarle di nascosto mentre si prendevano una caipirina parlando delle loro stronzate.
Ciò nonostante decisi di seguirle ancora per un po.
Come previsto, parcheggiarono proprio di fronte al locale in questione, mentre io, per non dare nell’occhio, passai oltre e accostai l’automobile un po più avanti.
Quindi, una volta che furono entrate nel locale, scesi e mi avvicinai, camminando dall’altra parte della strada.
Il locale era proprio in centro a Milano, in una via che a quell’ora è sempre affollata: in questo modo potevo confondermi con la gente senza rischiare di essere visto.
Dovevo fare molta attenzione ...