1. La fidanzata troia


    Data: 25/11/2017, Categorie: Tradimenti Autore: benves, Fonte: Annunci69

    ... poiché se fossi stato scoperto non avrei avuto scuse plausibili a giustificare la mia presenza lì in quel momento.
    
    Attraverso le vetrine del locale le vidi dirigersi verso un tavolo, dove già erano seduti gli amici di Ilaria; qui si salutarono tutti con il classico triplo bacio sulla guancia ed infine anche Alice e Ilaria si sedettero e ordinarono il loro aperitivo.
    
    Mentre chiacchieravano sorridendo, tutto sembrava normale ed mi sentivo sempre più idiota: ma cosa mi ero immaginato che dovesse accadere? A dire il vero cominciavo proprio ad annoiarmi, eppure non riuscivo a convincermi ad andarmene, qualcosa mi tratteneva lì a tutti i costi.
    
    Ad un tratto accadde un fatto strano: Alice aveva appena detto qualcosa all’orecchio di Ilaria, l’aveva baciata sulla guancia come per salutarla e si era alzata in piedi, come se fosse sul punto di venir via.
    
    Ma era presto… e poi come sarebbe tornata a casa?
    
    Non feci in tempo a cercare un’ipotesi plausibile, che mi prese come una fitta al cuore: dall’altra parte del tavolo, infatti, anche uno degli amici di Ilaria si era alzato e dopo aver salutato tutti, si stava dirigendo alla cassa a pagare il conto, proprio in compagnia di Alice.
    
    Non capivo: forse si era offerto lui di accompagnarla a casa… in ogni caso dovevo togliermi alla svelta di lì, prima che uscendo dal locale lei mi potesse vedere.
    
    Con passo affrettato e la saliva azzerata, raggiunsi la mia automobile e mi ci infilai dentro: sistemai bene lo specchietto ...
    ... retrovisore per vedere meglio l’entrata del locale e rimasi lì immobile con il respiro affannoso, a causa della corsa, ma soprattutto per la forte tensione.
    
    Finalmente uscirono: lui le disse qualcosa e lei, fissandolo negli occhi, sorrise; quindi attraversarono la strada e camminarono lungo il marciapiede fino all’automobile del ragazzo. Durante il tragitto ho avuto modo di inquadrare meglio il tipo in questione: il classico milanese, attentamente griffato, con un’automobile costosa, grazie alla quale, probabilmente, riuscirà ad attirare sciami di ragazze; non che fosse brutto… tutt’altro… mi sembrava un ragazzo piuttosto carino, ma sicuramente il look e i soldi avevano un ruolo fondamentale nell’immagine che poteva dare di sé.
    
    Una volta dentro l’auto, lui si accese una sigaretta, mentre Alice gli parlava, gesticolando e sorridendo divertita.
    
    Subito dopo, con una leggera sgommata, l’auto partì.
    
    Immediatamente li ho seguiti: ero teso come una corda di violino e continuavo a sperare che lui, da buon amico (di cui però io non avevo mai sentito parlare) la stesse riaccompagnando a casa; ma in fondo non ci credevo: era troppo presto e tutta la situazione era troppo strana.
    
    Mentre guidavo con gli occhi sbarrati, speravo ad ogni semaforo che lui voltasse, dirigendosi verso casa; ma ben presto la direzione che stavano prendendo mi convinse che non era possibile.
    
    Ma allora dove stavano andando?
    
    Mi mantenevo ad una distanza che mi permettesse di non perdere di vista ...
«1234...8»