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Soggiogata 2
Data: 09/06/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Italy456987, Fonte: Annunci69
... cattiveria procurandomi contemporaneamente un dolore fortissimo e un orgasmo devastante che, con le gambe molli che mi ritrovavo, fu accentuato da scuotimenti scomposti del bacino. Più il corpo scattava per il piacere e più le mutande mi entravano tra le labbra (perché lui intanto non mollava), prolungando l’orgasmo per un tempo incredibile, mentre l’unico mio pensiero era la vergogna per il fatto che i miei umori stessero colando lungo le cosce. Finalmente le lasciò andare ma la sua mano si intrufolò sotto le mutande e mi infilò senza delicatezza due dita dentro facendomi sussultare, anche se il lago di umori permise la penetrazione senza alcuna resistenza. Le tolse e mi fece girare verso di lui cosa che mi imbarazzava da morire infatti pur continuando a colare per l’eccitazione lo sguardo era rivolto verso terra. Le dita furono rimesse di nuovo dentro e, mentre le strusciava dentro fuori e le faceva girare all’interno della mia vulva rorida di piacere, procurandomi gemiti che non riuscivo più a trattenere, disse: “sei proprio un lago…..ma non ti vergogni?” Eccome se mi vergognavo, non mi ero mai vergognata tanto in vita mia, ma trovò il modo di farmi vergognare ancora di più: “senti come sei bagnata….” E così dicendo tolse le dita e le forzò nella mia bocca che si aprì docilmente permettendogli di infilarmele dentro poggiandole sulla lingua facendomi assaggiare per la prima volta il gusto dei miei umori. “Per oggi può bastare, tirati giù la gonna” ...
... disse senza togliere le dita che io inconsapevolmente avevo iniziato a succhiare e quindi eseguii l’operazione sempre con due dita che mi rovistavano la bocca. La gonna era a posto ma le dita erano sempre nella mia bocca e mi resi conto che stavo continuando a succhiarle. “ma non ti basta mai?” “mmmmppphh” cercai di discolparmi suscitando la sua ilarità…. “va bene, ti lascio un ricordino…..” Mi tolse le dita lasciandomi con la bocca semiaperta come orfana del suo contenuto, prese un evidenziatore dal tavolo e intrufolandosi sotto la gonna scansò le mutande e lo infilò lentamente dentro di me facendomi sussultare anche per la forma un po’ squadrata che però scivolò dentro senza problemi. Rimise le mutande al loro posto e poi… “ecco, finche non vado via non puoi toglierlo….adesso vado da Giorgio ciao ciao” e mi salutò strizzandomi entrambe le tette facendomi gemere involontariamente ed accrescendo ancora di più la vergogna immensa che stavo provando. Rimasi sola in piedi completamente frastornata, non sapendo che fare, poi decisi di andare in cucina a bere qualcosa perché avevo la gola secca da morire. L’evidenziatore lo sentivo appena, stando in piedi ma camminando invece si sentiva bene ad ogni passo: non è che fosse un massaggio così forte, ma l’idea di avere qualcosa dentro di me che mi sfiorava le pareti interne ad ogni passo era una sensazione molto strana che accresciuta dal fatto che era una cosa che mio marito e mio figlio non sospettavano ...