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Soggiogata 2
Data: 09/06/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Italy456987, Fonte: Annunci69
... neppure mi dava un senso di paura e di trasgressione allo stesso tempo. Bevvi un bicchiere pieno d’acqua senza calmare l’arsura che mi pervadeva Andai a farmi una doccia con la vana speranza di lavare via la sporcizia interiore che mi aveva invaso sempre consapevole dell’ospite che avevo tra le gambe. In mutande davanti allo specchio guardavo i miei capezzoloni ancora duri e appuntiti mentre l’evidenziatore faceva capolino tra le mie gambe sostenuto solo dal leggero tessuto delle mutande. Nel mio delirio di obbedienza stavo cercando di capire se potevo fare la doccia senza toglierlo ma lo stato di lubrificazione era tale che sarebbe caduto di continuo, comunque tolsi le mutande e aiutandomi un po’ con le mani e un po’ con la contrazione dei muscoli delle cosce mi infilai sotto la doccia con l’oggetto dentro. Mentre con la mano lo infilavo dentro ogni volta che tentava di uscire mi procuravo un massaggio involontario che dopo poco divenne volontario fino a masturbarmi parossisticamente con l’evidenziatore mentre l’altra mano come al solito martoriava a turno i capezzoli o stringeva le tette. Il risultato fu un altro orgasmo fortissimo che mi fece cadere in ginocchio facendo fuoriuscire il mio amante di plastica. Il mio corpo risorgeva da anni di inattività, ma anche la mia mente cominciava a scoprire le infinite possibilità inesplorate che il mio corpo ipersensibile offriva. Tornando in piedi e insaponandomi il corpo ancora sensibilissimo a causa ...
... dell’orgasmo feci una nuova scoperta che mi lasciò se possibile ancora più sbalordita: Dopo essermi insaponata la passerina più a lungo di quanto avessi mai fatto, arrivai ad insaponare anche la rosellina dietro e il dito medio, dotandosi di vita proprio si appoggiò al buchetto e pieno di sapone provò ad entrare. Un leggero bruciore dovuto al sapone e un leggero dolore per quella nuova penetrazione non riuscirono a superare la nuova scossa elettrica che provai. Non avevo mai voluto e nemmeno mai neppure lontanamente pensato che quella parte del mio corpo potesse avere una funzione diversa da quella fisiologica, tanto che l’unica volta che Andrea aveva provato a toccarmi lì, avevo fatto uno scatto di un metro ed avevo interrotto l’amplesso rimanendo offesa per due giorni. Tolsi subito il dito per il terrore di scoprire quanto mi piacesse, ma ormai il dubbio era stato insinuato. Mi asciugai con cura e poi cercai l’oggetto, lo lavai e lo posi all’ingresso della mia fica che per lo meno all’esterno, si era finalmente asciugata e non ne permetteva l’ingresso; allora come se fosse la cosa per me più naturale del mondo me lo misi in bocca per lubrificarlo, ma quella mossa fatta quasi senza pensarci mi fece sentire così porca che tra le gambe sgorgò una nuova ondata di umori. Lo infilai di nuovo dentro trasalendo dal piacere e resistendo con grande sforzo al desiderio di darmi ancora piacere, mi vestii e tornai di la sperando che Antonio se ne fosse andato. Appena ...