1. 31 anni dopo


    Data: 12/06/2020, Categorie: Tradimenti Autore: LiaM, Fonte: EroticiRacconti

    ... sicuro che non c'è nessuno?" dissi timorosa. Mi rassicurò e, nello scendere dall'auto, la mia gonna andò su mettendo in mostra le mie cosce. Eravamo a circa 300-350 metri dal mare; mi guardai attorno e dissi che era veramente bello e tranquillo. Mentre io guardavo intorno lui aprì il cancelletto e poi mi raggiunse mettendomi il braccio attorno ai fianchi ed io non feci una piega. "Tel'ho detto che qui non ci disturba nessuno" disse avvicinando il suo viso al mio e cercando di baciarmi. "Va! Che mi hai portato qua per questo?" Le nostre labbra si incontrarono per un attimo. "Perché tu per che cosa sei venuta?". Aprì il portoncino, attaccò il contatore, accese la luce e mi fece entrare. Solo per fare una passeggiata perché mi stuffava andare al cantro commerciale? non ne era tanto convinto. Nemmeno io, tanto è vero che, dopo aver richiuso il portoncino, mi prese per i fianchi, mi strinse a se, cercò la mia bocca, la trovò e ci baciammo intrecciando le nostre lingue. Subito sentì il mio respiro voglioso e intrufolò la mano sotto la gonna, fra le mie cosce. Ebbi come uno scatto, staccai la bocca dalla sua e istintivamente portai indietro il bacino; il suo braccio seguì il mio movimento e, anzi, fu più veloce e la mano andò ancora più su fino alle mutandine. "Ahva! Che facciamo!" "Ricominciamo da dove avevamo lasciato" disse riprendendomi a baciare. La mia lingua fu più sciolta, il mio respiro più forte e il mio bacino, a causa della pressione della sua mano sulla mia fica, in ...
    ... leggero movimento. Più pressava più evidente era il mio movimento e più forte il mio respiro, tanto che dovetti staccare la mia bocca per respirare più liberamente. "Perché ancora ci pensi?" "Certo. te lo sei dimenticato che mi hai lasciato in tredici mentre me lo menavi?" Lo guardai di traverso come per dirgli: che volevi di più? "Ce l'ho duro da allora. Guarda" continuò prendendomi la mano e trattenendola sulla sua patta. Sorrisi e arrossii, ma sentii il suo cazzo duro e lo tastai vogliosa. Al che pensai che fosse arrivato il momento di godermi questa nuova situazione. Ci baciammo così focosamente che mi sentivo soffocare: non ero più abituata, con mio marito non so da quanti anni non ci baciavamo più. La sua mano armai si era impossessata della mia fica, anche se da sopra le mutandine e gemevo affannosamente di piacere. La mia mano si era impossessata del suo cazzo, anche se da sopra i pantaloni e gemeva pure lui. Doveva arrivare ed è arrivato il momento di liberarci degli indumenti. "Dai, spogliamoci" disse sfilandomi il cardigan. Si staccò da me e prese a sbottonarsi la camicia. E qui incominciarono i miei tentennamenti. Infatti, pur avendo ancora un bel corpo, qualche segno della mia età è evidente: un po di pancetta, qualche smagliatura sul ventre e sui fianchi e le tette non sono più come una volta. Insomma, una cosa è essere 20enne un'altra 50enne; meno male che ad attirare la sua attenzione furono le mie cosce, ancora ben tornite, e il mio culo ancora su e sodo. ...
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