Il collare - Cap.3
Data: 12/06/2020,
Categorie:
Zoofilia
Autore: SBD, Fonte: EroticiRacconti
Attesi la punizione per tutto il giorno e quello seguente. Non arrivò. L'atteggiamento di Laura nei confronti di Nerone cambiò sensibilmente però. Non era risentimento o rabbia la sua, piuttosto distanza, freddezza. Il suo linguaggio del corpo mi comunicava di non avvicinarmi ed io, colpevole, così facevo. Comunque non disse nulla dell'accaduto, almeno in casa. Certo, probabilmente reputava che raccontare a sua figlia come il cane avesse provato a montarla non fosse opportuno. In certi momenti la sorprendevo a fissarmi con uno sguardo pensieroso, diffidente, soprattutto quando Michela mi stava facendo delle coccole. Pensai che forse si desse la colpa dell'accaduto, magari solo in parte, o forse ancora che avesse inquadrato l'episodio come 'normale' comportamento canino. Dopo tutto, dalle mie vaghe conoscenze sui cani, mi pareva di ricordare che fosse una cosa abbastanza comune che i maschi a volte si aggrappassero un po' a quello che gli capitava per sfogarsi, il che di solito provocava ilarità, non rabbia. Un cane non aveva malizia, ne colpa... Ero contento che la cosa non avesse portato conseguenze negative, ma non riuscivo comunque a scrollarmi di dosso un brutto presentimento. In oltre, come per l'episodio con mia figlia, quello che era successo, quello che avevo fatto, mi metteva ora nella condizione di dover nascondere a tutti i costi, anche a Laura, il fatto che fossi finito dentro quel dannato cane. Ma quello rimaneva tutto sommato un problema secondario, prima ...
... dovevo capire come poter riprendere il mio corpo. Il giorno di Ferragosto il campanello suonò. Accorsi, come ero solito fare. Mi trovai di fronte il ghigno insopportabile di Manetti. Che cavolo ci faceva qui in tenuta da spiaggia? Laura lo accolse con calore. Pareo, maglietta, e sotto un bikini che proprio non ricordavo di averle comprato, anche lei sembrava pronta per la spiaggia. Anche i miei figli spuntarono dalle loro stanze per salutarlo. Che succedeva? Gli stava presentando il nuovo papà? Eravamo già a quel punto? Ringhiai sommessamente, ma un'occhiataccia di mia moglie mi mise istantaneamente a cuccia. I ragazzi raccolsero le loro cose, anche loro in effetti erano vestiti per andare al mare. Notai che curiosamente la mise di Michela, maglietta e shorts di jeans, era notevolmente più casta di quella di sua madre. Capii che avevano organizzato una giornata al mare tutti insieme. Meglio? Peggio? Non sapevo dirlo. Se da una parte mi sollevava sapere che non fosse un appuntamento a due, non mi piaceva che Manetti portasse fuori tutta la mia famiglia, che prendesse il mio posto. Mi accodai a mio figlio Luca, ultimo ad uscire dalla porta di casa, scodizolando con la testa bassa. "No, tu no, Nerone." "Ma mamma ... " Protestò mio figlio. "Vuoi sul serio lasciarlo tutto il giorno a casa solo, mamma? Avevi detto che lo portavamo con noi." Aggiunse Michela. "Poverino, con questo caldo sul serio vuoi fargli fare tre ore di macchina? Starà moto meglio quà che in spiaggia, dammi retta. ...