1. Quella volta in trasferta


    Data: 12/06/2020, Categorie: Trans Autore: sweetdreams

    Quando il relatore del corso chiude la giornata tiro un profondo respiro di sollievo, mi sono svegliata prestissimo, treno, taxi, direttamente aula ed ora devo andare all’albergo, sono distrutta.
    
    La camera è davvero accogliente e chicca non da poco è dotata di vasca con idromassaggio, è proprio quello che ci vuole, devo dire che ancora una volta mio marito dimostra una sensibilità unica. E’ stato lui infatti a prenotare viaggio e soggiorno. Entro nella vasca e mentre mi godo il momento ne approfitto per telefonare al mio amore, sono poche ore di lontananza ma già mi manca la sua presenza se poi penso alla sorpresa, beh mi manca ancora di più. Il lieve massaggio dell’acqua, nel silenzio della camera mi fa assopire, quando apro gli occhi è passata più di un’ora e devo dire che mi sento rigenerata.
    
    Inizialmente pensavo di cenare in camera ma adesso scelgo di uscire, scendo nella hall e chiedo al portiere se può darmi qualche indicazione.
    
    E’ un signore di mezza età ma dall’aspetto giovanile, con molta gentilezza mi snocciola una serie di indirizzi dai ristoranti tipici alle pizzerie fino ai night club.
    
    Gli dico:
    
    • Grazie, ma non conosco bene la città e sono da sola, mi basta anche solo un locale dove poter mangiare uno stuzzichino e bere qualcosa.
    
    Con un sorriso malizioso mi risponde:
    
    • Signora, se mi permette una battuta, le dico che lei da sola ci rimane solo perché lo vuole ma sono certo che le occasioni di una serata in compagnia non le mancheranno e ...
    ... quindi le propongo questo locale, è qui vicino, molto elegante e discreto, frequentato da gente di classe si può rimanere soli ascoltando musica o leggendo in apposite salette oppure si possono fare incontri interessanti. Si fidi signora.
    
    • Va bene, lei è davvero convincente, seguo il suo consiglio.
    
    Devo confessare che quella sottile malizia letta negli occhi del portiere mi ha colpito parecchio, sembrava volermi provocare e adesso mentre esco e percorro la strada che mi ha indicato, la curiosità ha lasciato il posto ad una certa eccitazione. Non sono mai uscita senza il mio amore accanto ma stasera ho deciso di farlo. Si, voglio proprio andare in quel locale, bere qualcosa e chissà se riesco a dare risposta alla strana sensazione che sta invadendo il mio corpo. Conosco bene quello che sento, ma stasera è una voglia di sesso diverso, ci fosse il mio lui troveremmo insieme la soluzione ma dal momento che sono sola dovrò gestirmi “in proprio”.
    
    Mi fermo davanti ad una vetrina e mi specchio, mi sono vestita senza particolare attenzione, ma quello che indosso pur nella semplicità risulta essere provocante, a confermarlo sono gli sguardi delle persone che incrocio. Se vogliamo è un classico, camicetta, spolverino e gonna con spacco non eccessivo ma visibile, calze e stivali leggeri, ma evidentemente colpisco e la cosa soddisfa la mia vanità femminile.
    
    Finalmente arrivo nel luogo indicatomi dal portiere, c’è parecchia gente che entra ordinatamente, coppie, gruppi misti, ...
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