1. Margherita (nuova)dolcevita -parte 1°-


    Data: 14/06/2020, Categorie: Tradimenti Autore: LoSguardoIndiscreto, Fonte: Annunci69

    ... piacerà”.
    
    EcomecavolofaasaperecheHaringmipiace? Aveva pensato Margherita tutto d’un fiato. Andare alla mostra con uno sconosciuto: ma co-ome faceva? Franco si sarebbe arrabbiato tantissimo e … i suoi pensieri erano stati interrotti dalla voce di quell’uomo elegante seduto di fronte a lei “A casa non diremo niente, potrà dire a suo marito che ha incontrato delle amiche e, si sa, le chiacchiere delle donne son sempre chiacchiere lunghe ed io potrò dire che c’era un traffico infernale in tangenziale. In fondo è solo una piccola trasgressione in nome dell’arte e della bellezza ... e per noi stessi. Libertà è avere il tempo (o prenderselo) per godere la vita, non essere ricchi senza tempo per godesi i soldi”.
    
    Due parole: trasgressione e libertà! Ecchecavolo! Pensava Margherita, che non si era mai permessa, fino ad alora, nemmeno una piccola trasgressione, chessò: una mutanda meno coprente di una cotonella? Il sole in topless? Chiedere amore me la lecchi? In fondo non faceva nulla di male. La corte di quel signore era forse un po’ impertinente, ma piacevole ed educata; per una volta tanto si sentiva bella, o per lo meno si accorgeva che qualcuno la guardava e, poi, era vero: tutto quel tempo libero e non se l’era mai goduto, e quella litigata con Franco, proprio perché lui non voleva accompagnarla alla mostra, le aveva dato la sua prima opportunità di essere libera e, perché no?, di trasgredire accettando la corte di uno sconosciuto che, tra poche ore non avrebbe rivisto, ...
    ... ognuno tornato alla propria vita.
    
    E, sempre tutto d’un fiato, aveva risposto con un gran sorriso “Accetto l’invito” e dopo una breve pausa aveva aggiunto “e anche la colazione, penso proprio che lei debba proprio pagare pegno per la sua sfacciataggine”. “Mi piacciono un sacco i pegni” aveva ribattuto Angelo, con uno sguardo caldo come il sole a ferragosto, “sarò il suo cicerone”, “Vedremo se ne è all’altezza” rispondeva Margherita, senza più badare all’audacia (o quella che lei riteneva tale) delle sue risposte.
    
    Alla mostra, Angelo la prese figurativamente per mano, accompagnandola in un viaggio che si era rivelato pieno non solo di immagini, ma di aneddoti, di storie “inedite”, di curiosità (il DR. Seuss come influenza su Haring? Il Club57?...) e, tra i due, fu lei ad accumulare più “pegni” da pagare.
    
    “Va bene” aveva detto Margherita una volat che lei ed Angelo erano in metropoli nata, direzione casa, per entambi,, “pare che sia in debito di conoscenza e che sia io a dover pagare pegno”. Ma in quale ginepraio si era invischiata? Quali pegni? Pagare cosa? “Sì, credo che lei sia in decisamente debito” aveva ribattuto Angelo, mentre la moltitudine di impiegati, ragazzi a zonzo, perditempo e commessi, riempiva il vagone e li schiacciava uno contro l’altro.
    
    “Ed io cedo che i sui crediti resteranno inevasi” rispondeva Margherita “la nostra giornata è finita …”, senza lasciarle il tempo di finire la sua fase, Angelo la aveva interrotta dicendo “Sei tu a decidere quando ...
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