Una giornata vale l’altra… o no?
Data: 15/06/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: rosamatura60, Fonte: Annunci69
... Non so, peraltro, come poterlo far assistere al consiglio senza rivelare la sua presenza.
Con evidente imbarazzo mi dice che l’unico modo è di farlo accomodare sotto la mia scrivania, così potrà sentire senza esser visto.
Sono ancora più turbata, un uomo sotto la mia scrivania e poi, se qualche collega se ne accorge? Come ce la saremmo cavata?
Debbo confessarlo, rimango attratta da quel bell’uomo dai modi affabili e gentili, ma fermi.
Comprendo che non avrebbe desistito per nessuna ragione dal suo proposito, doveva rispettare il suo compito e svolgere discrete indagini e questo avrebbe fatto.
Con mille sensazioni nella testa mi predispongo a far iniziare il consiglio, accolgo i colleghi e mi siedo alla mia scrivania. Lui, lì sotto. Nessuno poteva vederlo vista la completa chiusura della scrivania. Ma io sapevo che c’era.
Sono un po’ confusa, non mera certo mai successo, i colleghi mi chiedono se qualcosa non andasse e devo riprendermi per forza, devo condurre il mio consiglio.
Cominciamo l’esame prima discutendo in generale dei profitti della classe e poi cominciando ad esternare su ogni studente. Mantengo un comportamento degno partecipando e coordinando le discussioni.
Ad un certo punto….. una carezza sulle mie caviglie. Rimango stupito e mi ritrovo divertita a pensare che l’occasione… ebbene si, fa l’uomo ladro. Quel poveretto ha tutto il mio ben di dio davanti, cosa può fare?
Sento che mi toglie le scarpe e se un lieve turgore nasce sulle mie ...
... gote lo nascondo, almeno ci provo, tenendomi il viso fra le mani.
Sono un poco inquieta….
Non riesco ad immaginare come potrà continuare questa storia, o forse nn voglio immaginare.
Una sola certezza, io non posso davvero far più nulla, devo rimanere impassibile e non dare a nessuno ,odo di accorgersi della situazione.
Non so cosa farà e dentro di me prego perché si possa immediatamente fermare. Lui, invece, mi carezza i piedi, li stringe, li solletica un poco e poi… comincia lentamente a salire lungo le mie gambe. Circumnaviga le caviglie e mi massaggia i polpacci… sale ancora… fino al retro del ginocchio, lo carezza lievemente , ma insistentemente, Poi si dedica alla parte interna del ginocchio e sento che le mie gambe so allargano un poco.
Lo so, è come dirgli vai avanti, ma la reazione l’ha avuta il mio corpo senza analisi razionali, un moto istintivo che la dice lunga suk piacere che quelle mani stanno comunque, nella tensione del momento, donandomi.
Sento le sue mani salire sulle mie fin troppo carnose cosce, sento brividi che assalgono la mia pelle. Penso che non si fermerà e allora faccio l’impensabile. Con noncuranza scivolo un poco avanti sulla sedia, posso allargare meglio le mie gambe e lo faccio. “Vuoi goderti lo spettacolo? Goditelo appieno” mi trovo a pensare.
Il piacere che provo a quel tocco non posso esternarlo… e forse proprio per questo il piacere cresce… cresce sempre di piu’.
Mi interpellano, mi fanno la domanda diretta.
Che ne ...