1. 036 - Debora la santarellina troia incestuosa


    Data: 16/06/2020, Categorie: Etero Sesso di Gruppo Incesti Lesbo Dominazione / BDSM Gay / Bisex Autore: ombrachecammina, Fonte: RaccontiMilu

    ... specie di copertura al lungo viale. Proseguendo per questo interminabile pergolato, sfociammo in un ampio spiazzo, piastrellato con blocchi autobloccanti e corredato da panchine in legno con l�intelaiatura artistica in ferro battuto. Al fondo di questo piazzale vi era un parapetto in mattoni a vista, dal quale si godeva un fantastico panorama. Sottostante al muretto a pochi metri di distanza iniziava la spiaggia, che dopo una cinquantina di metri, si annegava dentro il mare scuro. In lontananza si vedevano le lampare dei pescatori che dondolavano sulle loro barche, formando riflessi luminosi che si proiettavano come leggeri bagliori scintillanti sull�acqua nera come la pece. Il cielo era impunturato di stelle di varia grandezza e luminosità ed io appoggiata al muretto, guardavo negli occhi Luca, rapita da questa atmosfera così romantica e sensuale. Lo abbracciai, stringendomi a lui con tenera e languida passione. Mentre il gruppo degli altri, compresi i nostri figli, si allontanava per andarsi a sedere sulle panchine dello spiazzo, Luca ed io, ci sciogliemmo dall�abbraccio e passeggiando lentamente, ci appartammo in fondo, dove il parapetto formava un angolo curvo. Protetti e celati dal tronco di un enorme pino, ci baciammo a lungo, lui, si accorse solo allora che le mie candide tette erano prive di reggiseno e iniziò ad accarezzarmele da sopra la maglietta leggera, strusciando il palmo delle mani sui miei capezzoli eretti. Poi le sue mani furono sotto la maglia e presero ...
    ... possesso delle mie turgide mammelle, stringendomele delicatamente, poi prese tra il pollice e l�indice i capezzoli e li strinse piano girandoli fra le dita. Mi sentivo la figa bagnarsi e spinsi il mio ventre contro la sua rigida virilità, lui rispose e a sua volta mi fece sentire il pene duro contro la mio addome teso. Luca, abilmente, in poche mosse, fece scendere fino alle caviglie i suoi pantaloncini corti e le relative mutande, io lo avvinghiai con le braccia attorno al collo e lui mi infilò le mani sotto la corta gonnellina, le mise sotto le mie natiche e mi sollevò, io portai le mie gambe a cingergli la vita, lo sentii poi trafficare per spostarmi le mutandine e finalmente il caldo oggetto dei miei desideri, fu a stretto contatto con la mia altrettanto calda umidità. Spinse verso l�alto il suo bacino, il cazzo duro, come un radar, trovò la mia apertura e si infilò penetrandomi lentamente fino in fondo. Io cercai di agevolare il movimento spingendo la figa verso il basso, ero eccitata, per la situazione particolarmente trasgressiva che stavo vivendo e arrivai all�orgasmo, rapidamente, con estrema facilità. Mi liberai della sua stretta e mi accucciai davanti a lui, lo presi in bocca avidamente, lo succhiai sulla cappella mentre contemporaneamente lo leccavo muovendo la lingua lungo il frenulo. La sua sborra, abbondante come sempre, mi arrivò in gola a schizzi violenti e io la lasciai scivolare dentro il mio cavo orale sentendola colare copiosa e densa, giù, oltre la laringe. ...
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