1. L'iniziazione


    Data: 18/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Buon dominatore

    Sono sempre stato attratto fin da adolescente dal mondo bdsm, che all’epoca conoscevo solo come sadomaso, ma non sono mai riuscito a confessare a nessuno questa mia “passione”, ne tantomeno a viverla fino ai 30 anni. Verso la metà degli anni 90 su internet era comparsa la prima chat italiana, pubblicizzata anche in tv, incuriosito decisi di cogliere l’occasione e mi iscrissi con un nick inequivocabile: slave. Dopo molti tentativi andati a vuoto conobbi una signora 50enne molto simpatica che dopo qualche convenevole mi chiese del mio nick; le spiegai il significato aspettandomi come risposta il solito “ah beh … ciao”, invece mi chiese candidamente se avevo il collare. Io, che non conoscevo il significato del termine le chiesi lumi e lei, sempre con molta gentilezza e semplicità mi disse: “sei libero o hai una padrona?”. Rimasi incredulo, avevo finalmente trovato una donna che nutriva i miei stessi interessi? Chattammo per molti mesi parlando di giochi, del ruolo di schiavo. di quello della padrona, di cosa piaceva a lei e di cosa pensavo potesse piacere a me, suggerendomi giochi nuovi, situazioni particolari, il tutto con molta complicità. Piano piano mi stava adottando come suo schiavo. Dalla chat si passò al cellulare, dalle prime telefonate, un po’ imbarazzanti almeno per me, ai giochini. Finalmente dopo quasi sei mesi decidemmo di incontrarci. Era estate, fine luglio, lei era in vacanza in una nota località di villeggiatura del Veneto dove possedeva un appartamento in un ...
    ... residence, io affittai una stanza nello stesso residence. Arrivai nel primo pomeriggio, appena entrato in camera, come da istruzioni ricevute la chiamai. “ciao sono arrivato ora” “bene allora ti senti pronto per la tua iniziazione di schiavo?” Sapevo che, quando si rivolgeva a me chiamandomi schiavo, o cucciolo se voleva essere molto dolce, io dovevo chiamarla Padrona e rivolgermi a lei usando sempre la terza persona, per cui risposi “si Padrona sono ai suoi ordini” “bravo cucciolo; adesso metti il telefono in viva voce, ti spogli dei tuoi abiti e indossi una camicietta da donna, fatto?” “si Padrona”tenevo sempre una camicietta di mia madre a portata di mano.mi eccitava indossarla,questo la mia padrona lo sapeva perché ho dovuto raccontargli tutto ciò che mi eccitava fare “bene adesso masturbati stando in piedi; devi venire e fai presto” Il tono del a sua voce era fermo, deciso ma dolcissimo come quello di una maestra elementare con il suo alunno preferito. Obbedii. Mi presi il pene in mano e iniziai a masturbarmi bagnandomi la mano con la saliva per diminuire l’attrito sul glande scoperto. Mentre mi masturbavo osservavo la camicietta bianca che indossavo. “dai cucciolo … su su dai … vai più veloce … forza dai voglio sentire il tuo orgasmo” Ero già eccitato al solo pensiero dell’incontro e quell’ordine telefonico aveva ulteriormente accresciuto la mia eccitazione, inoltre lei, sapientemente, con quegli incitamenti continui, pressanti a fare in fretta, dati si con dolcezza ma ...
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