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L'iniziazione
Data: 18/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Buon dominatore
... dell’altra” E infatti il dolore a dx arrivò prima. Smise. Continuando ad accarezzarmi scese con la mano verso i mie genitali. Prese con dolcezza il mio pene in mano e scoprì il glande ancora leggermente arrosato e sporco.mi ordino' di tornare a braccia conserte Quindi passò ai testicoli. Li accarezzo con estrema dolcezza e delicatezza prima entrambi poi si concentro su quello sx e iniziò a palparlo con maggiore vigore, lo prese tra il pollice, l’indice ed il medio come in una sorta di tenaglia e mi sussurrò dolcemente “stai tranquillo da bravo cucciolo lo faccio per saggiare la tua soglia di sopportazione del dolore; resta dritto, fermo e continua a guardarmi negli occhi” e iniziò a stringere con gradualità ma sempre più forte. Senti un crescente dolore che diventò quasi subito insopportabile, istintivamente piegai in avanti il busto ed indietro il bacino a cercare di sottrarmi a quel dolore ma lei “fermo cucciolo fermo ho quasi finito resisti ancora un po’ da bravo” “la prego Padrona” sussurrai con un filo di voce resa stridula da quel gioco sadico. Smise. Mi lasciò qualche secondo per riprendere fiato e poi “ricordi che poco fa ti dissi che tutti abbiamo una metà più sensibile dell’altra e che in questa fase sto conoscendo il tuo corpo?” non fini la frase che passò a torturarmi il testicolo dx e, come per il capezzolo, il dolore arrivò prima e fu molto più intenso tanto da farmi piegare in due. “ok ok cucciolo basta per adesso, disse lei mollando la presa, dato che sei ...
... piegato in avanti completiamo l’ispezione piegati di più e allargati le natiche voglio ispezionarti l’ano”. Ancora con i testicoli doloranti obbedii ed assunsi la posizione richiestami. Lei si mise dietro di me e sentii la punta del suo indice umido che si appoggiava al mio ano. La senti massaggiarmi il buchino fino a farmi rilassare e più mi rilassavo più la mia Padrona aveva parole di elogio e d’incoraggiamento che però si interruppero quando, entrata la prima falange, iniziai a contrarmi impedendole di andare più su. “va bene lo stesso cucciolo ci lavoreremo vedrai che riuscirò a dilatarti per bene ci vuole calma e un po’ di pazienza. Bene adesso per ora ho finito vai a farmi un caffè” Andai in cucina e preparai il caffè mentre lei si stese sul divano appoggindosi allo schienale. Le servii il caffè e la osservai mentre lo beveva stando a braccia conserte come da regolamento imposto poi lei mi invitò ad accovacciarmi ai suoi piedi. Era la prima volta da che ero entrato che mi concedeva di sedermi e di riprendere fiato e al tempo stesso di starle vicino, intuivo però che non avrei goduto molto di quel riposo infatti dopo aver sorseggiato il caffè appoggiando la tazzina sul vicino tavolino mi disse “schiavetto lecca i piedi della tua padrona. Fammi sentire la tua morbida lingua”. La cosa non mi sembrava poi così terribile avevo già baciato i piedi a qualche ragazza e non avevo trovato la cosa disgustosa o umiliante anzi semmai l’avevo trovata eccitante quindi iniziai a leccarle ...