La pantera
Data: 19/06/2020,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: pierpatty6151
... si siede elegantemente nella poltroncina davanti alla mia. Mi guarda, mi sorride, aspetta. Ed io bloccato dalla sorpresa di rivederla non so che dire. Non so come comportarmi, sono completamente bloccato, e rosso in viso.
Lei capendo il mio stato di voglioso inesperto disagio, sorride divertita. La situazione è di nuovo scivolata nella stranamente ridicola situazione. Questo aumenta il mio voglioso disagio per quella splendida disinvolta femmina.
Lei, tra un sorso e l'altro, parla con voce melodiosa e decisa propria di chi è abituato a trasmettere le sue decisioni. Io rispondo con frasi impacciate e impastate dall'emozione. Lentamente mi abituo alla sua esuberante presenza. Mentre lei continua a giocare con me, accarezzandosi con noncuranza il decolté, accavallando e scavallando sapientemente le lunghe gambe. Il nero vestito con moto proprio scopre e ricopre le splendide gambe inguainate dalle calze trasparenti. Sono drogato da quel meraviglioso spettacolo tutto mio.
Dopo un ultimo sorso, lei si fa seria, seria, gli occhi si conficcano nei miei. Lentamente schiude le gambe scoprendo il nudo scrigno, senza velature, il curato triangolo appare in tutto il suo desiderato splendore.
Immobile, ammaliato, stupito, io ho gli occhi puntati lì. Il cazzo si ripicchia con i jeans. É impossibile nascondere il mio eccitato bozzo, e sinceramente non me ne frega nulla. Gli salterei addosso lì davanti ai pochi ignari nottambuli sparsi per la sala.
Ho l'irrefrenabile voglia di ...
... baciala, leccarla tutta e in ogni dove, assaporando quella saporita ostrica di sesso voglioso. E invece non faccio nulla! Non ci riesco! Mi blocca la sua prepotente offerta di sesso, che fa a pugni con la mia inesperta timidezza.
Non ci sono avvezzo, le mie esperienze si limitano alle ragazzotte della mia giovane età, che fanno le preziose, che solo con il contraltare dell'amore si concedono sopportando l'inevitabile.
Mentre lei immobile, a patata all'aria, seria, mi guarda e scruta ogni mia più piccola espressione. Ha il gioco nelle mani. Sa che sono eccitatissimo, che sono bloccato dall'emozionante timidezza. Mentre i jeans trattengono a stento il duro cazzo. Le mie indecisioni, i miei tormenti, la mia eccitazione senza sfogo è il suo sublime divertimento.
Nel più assoluto urlante silenzio, i minuti trascorrono lenti.
Il barista c'informa che per il bar è ora di chiudere. Io ritorno alla realtà. Lei si avvia all'ascensore ed io la seguo automaticamente. Nel silenzioso imbarazzo della cabina che sale, lei si avvicina e mi accarezza lì dove il sole batte poche volte, dicendomi che la mia timidezza mi farà perdere molte occasioni della vita. E ha perfettamente centrato il mio problema. Lei mi attizza, ho voglia di lei, lei mi desidera. E sono stupidamente bloccato nel non far nulla.
Scendiamo allo stesso piano, stesso lato del corridoio. Come un automa la informo che sono arrivato alla camera.
"ok apri! Vediamo com'è, sta camera!"
Il mio cuore sobbalza per ...