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La scommessa
Data: 19/06/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: fgioca
Avevano scommesso.- �Ti farò venire senza nemmeno toccartelo.�Lui era piuttosto sicuro di vincere. Com�era possibile che lei riuscisse anche solo a pensare di farglielo venire duro senza nemmeno sfiorarglielo?- �Ok.�Aveva risposto. Un sorriso trionfante già stampato sulle labbra.- Ma se scommettiamo, qualcosa dovremmo pur metterlo sul piatto!Aveva aggiunto poi. Già pregustava la vittoria facile che avrebbe ottenuto e pensava a come farla fruttare nel migliore dei modi. Lei si era limitata ad annuire aspettando che lui decidesse cosa scommettere.- �Se ci riuscirai, farò per te ciò che vuoi. Ma se non godrò, beh, sarò io a fare con te tutto quello che voglio. Qualsiasi cosa, senza limiti� �Quella precisazione finale lo stuzzicava, tanto da far muovere qualcosa laggiù, negli slip. Averla a disposizione per sfogare ogni istinto era un sogno. Avrebbe potuto attuare qualsiasi fantasia, anche la più perversa. E questo lo eccitava così tanto che se lo sentiva pulsare duro contro la patta dei pantaloni.- �Va bene. Ci sto.�Aveva semplicemente risposto lei. Non sembrava affatto preoccupata. Forse non aveva letto la malizia nelle parole di lui, o forse era così sicura di sé stessa da non badare minimamente alle conseguenze che potevano esserci per lei.- �Se vinco io, tu sei mio per un giorno. Se vinci tu, lo sono io.�E così si erano salutati dandosi appuntamento per la settimana seguente.I giorni erano passati veloci. Lui si era masturbato furiosamente, fantasticando su quello che ...
... avrebbe fatto di lei una volta vinta la scommessa. Lo aveva fatto anche quella mattina, prima di andare all�appuntamento. Non era stato particolarmente leale da parte sua, venire solo mezz�ora prima d�incontrarla, ma qualsiasi mezzo sarebbe stato valido pur di vincere. Desiderava troppo averla.Si era presentato in orario e aveva suonato il campanello dell�elegante palazzo in centro città dove lei aveva il suo studio. Era domenica, nessuno li avrebbe disturbati.- �Ciao�Lo aveva accolto così, con un sorriso, aprendo la porta per farlo entrare. Sembrava serena, rilassata. Vestita con una camicetta che non lasciava intravedere assolutamente nulla.- �Buon giorno�Aveva replicato lui sporgendosi per baciarle una guancia. Profumava di dopobarba e di pulito. Lei aveva dovuto sforzarsi di non abbracciarlo per poi baciarlo. Si era ritratta lentamente facendolo accomodare nella sala d�attesa. Quindi lo aveva accompagnato in una stanza attigua, l�ambulatorio. Al centro un lettino, di quelli usati dai ginecologi.- �Ora, puoi spogliarti e sdraiarti. Quando hai finito non devi far altro che suonare il campanello che vedi accanto al lettino.�L�espressione ed il tono di lei erano mutati. Sembrava aver assunto il ruolo professionale che le apparteneva, e lo guardava ora in attesa di un suo gesto d�assenso.- �Bene. Ho capito.�Aveva risposto lui limitandosi poi ad annuire.- �Io sarò nella stanza accanto, a prepararmi. A tra poco��Detto questo se n�era andata lasciandolo solo. Obbediente si era ...